
Il presidente argentino Javier Milei ha promesso di aprire gli archivi segreti e declassificare tutti i documenti che potrebbero fare luce sulle vie di fuga utilizzate dai nazisti che, dopo essere fuggiti dalla dall’Europa attraverso le cosiddette “ratline”, hanno riparato in Argentina e in altri paesi dell’America Latina. Iniziando una nuova vita sotto falso nome, spesso con la connivenza o la consapevolezza dei governi autoritari che vi si insediarono.
Nel corso di un incontro con i rappresentanti del Centro Simon Wiesenthal che si è tenuto lo scorso martedì presso la Casa Rosada di Buenos Aires, il presidente argentino ha annunciato la sua piena collaborazione nel declassificare e dare accesso ai documenti relativi alle linee dei ratti: rotte prestabilite che consentirono ai ufficiali e criminali di guerra nazisti di fuggire dall’Europa, passando per territori neutrali come lo Stato del Vaticano e la Svizzera.
I “cacciatori di nazisti” dell’organizzazione non governativa fondata negli anni ’70 per seguire le orme di Simon Wiesenthal ha sempre avanzato la richiesta di avere accesso ai file argentini, convinta che dei 10.000 nazisti sfuggiti al giudizio del tribunale speciale per i crimini di guerra di Norimberga, almeno 5.000 avrebbero trovato rifugio in Argentina. Due esempi celebri, l’alto ufficiale delle SS e contabile dell’Olocausto Adolf Eichmann, catturato dal Mossad nel 1960 in Argentina; e il medico di Auschwitz, l’angelo della morte di Josef Mengele, fuggito in Argentina e identificato dopo la sua morte in Brasile; hanno sempre spinto il Centro Wiesenthal a non interrompere le indagini.
"Mentre alcuni leader precedenti avevano promesso piena collaborazione per arrivare alle dure verità che riguardavano il passato dell'Argentina, Milei è il primo ad agire con la velocità della luce per consentire al Centro Wiesenthal di scoprire importanti pezzi del puzzle storico, specialmente per quanto riguarda il coinvolgimento con i nazisti prima, durante e dopo l'Olocausto", ha detto al The Times of Israel il preside associato del Centro Simon Wiesenthal.
Come ricorda sempre il Times of Israel, le linee dei ratti erano diverse: alcune partivano dalla Germania, per proseguire attraverso la Spagna franchista, formalmente neutrale ma vicina alle potenze dell'Asse, e raggiungere l'America Latina; altre partivano dall'Italia, dove i fuggitivi passavano per Roma, anche con l'ausilio ufficioso di alcuni funzionari del Vaticano, e si imbarcavano, spesso sotto la copertura di falsi documenti della Croce Rossa, su navi che salpavano da Genova e attraversavano l’Atlantico.
Secondo alcune versioni, avvalorate dallo stesso Simon Wiesenthal, questi fuggitivi diedero vita ad un'organizzazione denominata Odessa, dall'acronimo di Organizzazione degli ex membri delle SS, e ad altre sotto-organizzazioni con altri nomi in codice.
Tutte avevano lo stesso intento: spostare all'estero capitali segreti sottratti alle vittime dell'Olocausto e ai Paesi occupati dal Terzo Reich per consentire ad altri nazisti di abbandonare l'Europa e sfuggire come loro ai cacciatori di criminali di guerra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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