26enne nuda trovata morta in un canale: "Riconosciuta dai tatuaggi"

A risultare determinanti per identificare la giovane i tatuaggi che aveva sul corpo, proprio come accadde anche per Carol Maltesi

Il luogo del ritrovamento del cadavere (screenshot da TgR)
Il luogo del ritrovamento del cadavere (screenshot da TgR)
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Macabra scoperta fatta a Vigasio, comune della provincia di Verona: nelle acque del canale Tartaro, incagliata tra le griglie di una diga, è stata infatti rinvenuta la salma di una ragazza completamente nuda: i fatti si sono verificati nella tarda mattinata dello scorso sabato 6 luglio.

A effettuare il ritrovamento è stato uno dei manutentori del condotto, il quale ha immediatamente lanciato l'allarme contattando il numero unico per le emergenze. Dopo la segnalazione dell'uomo, sul posto si sono precipitati i carabinieri del comando di Villafranca e un'ambulanza del 118. I soccorritori, ovviamente, si sono occupati solamente di constatare il decesso della ragazza e di compilare la dichiarazione di morte, mentre gli uomini dell'Arma hanno dato avvio alle indagini effettuando i rilievi in loco.

I primi accertamenti sul cadavere svolti dal medico legale non hanno permesso di individuare ferite o segni di violenza fisica, np, tantomeno, è stata rilevata la presenza di acqua nei polmoni della vittima: tutto lascerebbe ipotizzare, in attesa dell'autopsia, che la giovane fosse già morta quando è finita in acqua.

A risultare fondamentali per risalire alla sua identità sono stati i tatuaggi che aveva sul corpo, esattamente come accaduto anche nel caso di Carol Maltesi: grazie a essi, gli inquirenti hanno scoperto che la ragazza era E.B., una 26enne di San Martino dall'Argine (comune della provincia di Mantova) con problemi di tossicodipendenza che da anni aveva deciso volontariamente di allontanarsi dalla propria famiglia. Proprio per questo motivo i suoi congiunti, che sono risultati essere la madre e una sorella, nonostante il fatto che non avessero più sue notizie da tanto tempo, non avevano mai presentato denuncia di scomparsa.

Come avviene solitamente in circostanze del genere, la procura della Repubblica di Verona ha deciso di autorizzare lo svolgimento degli esami autoptici, nella speranza di riuscire a comprendere le cause della morte. Per ora gli inquirenti non escludono alcuna pista, da quella del malore improvviso dopo essersi tuffata in acqua, a quella di un'overdose sopraggiunta altrove: in questo caso è probabile che la 26enne non fosse sola, e che magari qualcuno abbia gettato il suo corpo nel canale per occultarlo ed evitare problemi. Ecco perché le indagini si concentrano anche sul giro di frequentazioni della ragazza.

Resta da capire anche perché sia stata ritrovata

nuda: non si esclude che la corrente possa aver strappato via i vestiti dal suo corpo, ma sono in piedi altre ipotesi ben più gravi. I carabinieri setacciano il corso d'acqua alla ricerca di abiti, scarpe e altre prove.

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