Sesso in cambio di soldi e regali. Sacerdote ai domiciliari per abusi sul minore

L'ex direttore della scuola e della fondazione Assarotti di Genova è molto noto nel capoluogo ligure. La Chiesa ha provveduto da tempo a sospenderlo dai suoi incarichi

Sesso in cambio di soldi e regali. Sacerdote ai domiciliari per abusi sul minore
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É finito agli arresti domiciliari, con le accuse di violenza sessuale su minore, prostituzione minorile e tentata violenza aggravata, padre Andrea Melis, 60 anni, sacerdote scolopio, già direttore (ora sospeso) della scuola e della fondazione Assarotti di Genova, oltre che presidente della Fidae, la Federazione delle scuole cattoliche in Liguria. Gli episodi di abuso, secondo i primi riscontri degli inquirenti, sarebbero avvenuti non nell'ambito strettamente scolastico, ma in quello dell'attività pastorale svolta dall'indagato, con i primi casi sospetti che arriverebbero dal territorio savonese, dove ha sede una parte della congregazione religiosa degli Scolopi.

L'indagine

Le verifiche delle forze dell'ordine, come riporta Il Secolo XIX, si sarebbero poi allargate con l'aggiunta di nuovi elementi e alcune denunce da parte di persone di Genova. Molto noto nel capoluogo ligure, Melis ha ricevuto la notifica dei carabinieri nella sua abitazione nella giornata di ieri. Un'indagine che prosegue da mesi. Gli inquirenti hanno sequestrato anche i telefoni cellulari del sacerdote, che verranno analizzati nell'ambito dell'attività investigativa ancora in corso. Melis, apparso freddo al momento dell'arresto, come se le accuse non lo riguardassero, avrebbe utilizzato espedienti per avvicinare vittime anche minori di 14 anni. Il sacerdote avrebbe elargito alle vittime denaro, regali costosi, cellulari, abiti griffati e ricariche telefoniche.

I provvedimenti della Chiesa

"In merito a quanto riportato su mass media locali in data 3 agosto circa l'arresto di padre Andrea Melis, dei padri scolopi, accusato di abusi su minori, si esprime il dolore per i fatti denunciati e la vicinanza a chi ne è stato vittima e ai loro familiari". É ciò che ha dichiarato in una nota monsignor Silvio Grilli, coordinatore dell'ufficio comunicazioni sociali dell'arcidiocesi di Genova sull'arresto del sacerdote.

"Quando a suo tempo si è avuto notizia dei fatti poi denunciati - ha sottolineato Grilli - l'arcidiocesi di Genova, la diocesi di Savona e l'ordine religioso hanno prontamente avviato la procedura canonica prevista in questi casi, informando il competente dicastero vaticano. Nei confronti del religioso sono stati presi da tempo i provvedimenti previsti dalla legge canonica e si è collaborato con le forze dell'ordine".

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