Addio anche ai grembiuli azzurri e rosa: in Puglia arrivano quelli verdi "contro gli stereotipi del genere"

L'iniziativa di un istituto pugliese ha già suscitato un acceso dibattito sui social network. "Vogliamo che i nostri bambini crescano liberi da stereotipi di genere", spiega Michele Serra

Addio anche ai grembiuli azzurri e rosa: in Puglia arrivano quelli verdi "contro gli stereotipi del genere"
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L'avversione per la distinzione tra il genere maschile e quello femminile, visto dalla cultura woke come uno degli stereotipi da superare a tutti i costi, aggiunge un nuovo capitolo andando a coinvolgere anche il mondo della scuola: via dunque ai tradizionali grembiuli a quadretti rosa per le femmine o azzurri per i maschi, sostituendo i consueti colori con un generico verde chiaro che non scontenti nessuno .

È questa la decisione adottata dall'Istituto comprensivo di Salice Salentino-Guagnano, arrivata dopo una riunione del Collegio dei docenti con il dichiarato obiettivo di "creare un ambiente scolastico più equo e inclusivo". La novità in calendario per il prossimo anno è stata presentata ai genitori dei bambini direttamente dal dirigente scolastico Michele Serra. Ciò significa che all'interno delle aule che rientrano nel complesso, vale a dire quelle che si trovano tra Salice e Salentino Guagnano, in provincia di Lecce, i piccoli alunni indosseranno i sopra menzionati grembiuli di colore verde dando l'addio a quelli tradizionali rosa e azzurri.

Come spiegato dal Corriere della Sera, tale iniziativa è stata adottata da poche altre scuole del Salento: un cambiamento, questo, che verrà introdotto in modo graduale a iniziare dai neo iscritti nelle scuole primarie dei comuni di Guagnano e Salice Salentino con l'obiettivo di "uniformare il colore per tutti gli alunni negli anni successivi".

Una decisione che, invero, arriva dopo che lo scorso anno il "problema" del colore dei grembiuli da adottare in classe era stato avanzato dalla Commissione "Pari opportunità, politiche di genere e diritti civili" del Comune di Guagnano: già nel settembre del 2023, quindi, iniziava a prendere forma l'idea di abbandonare i colori tradizionali e quindi la distinzione di genere.

"Tutti noi vogliamo che i nostri bambini crescano liberi da stereotipi di genere, sviluppando rispetto reciproco e consapevolezza della diversità", ha spiegato Michele Serra. Il dirigente scolastico ritiene che si tratti di una decisione"non solo simbolica, ma educativa: mira a formare cittadini che valorizzino l'individualità e l'inclusione. Siamo convinti che questa iniziativa contribuirà a creare un ambiente scolastico più equo e inclusivo, dove ogni bambino possa sentirsi libero di esprimersi senza condizionamenti".

Non tutti sui social media paiono aver apprezzato particolarmente la novità. "La libertà non è rendere tutti uguali", commenta su Facebook un utente. "Ma che significa. Bambini dell’infanzia che già portano il grembiule bianco che cosa devono imparare vorrei capire da questa iniziativa", scrive un altro,"e poi, i generi esistono per natura, qua si cerca di snaturare l’ordine delle cose dalla culla.

È un lavaggio del cervello a cui stiamo assistendo grazie alle lobby di non so cosa. E la famiglia va a farsi benedire". "Ma quando gli spiegherete come nascono i bambini cosa gli direte se siamo tutti uguali?", domanda un internauta.

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