I punti chiave
Poteva avere conseguenze ben più gravi il tentativo di violenza sessuale compiuto da un uomo mascherato con il cappuccio ai danni di una donna di 33 anni. Solo la prontezza di riflessi della vittima, che ha reagito con forza all’aggressione, ha evitato il peggio. L’episodio è accaduto a Firenze, in via Ghibellina, dove poco prima si era tenuta una festa. La donna stava tornando a riprendere la sua auto insieme a un’amica quando è stata aggredita da uno stupratore.
Il fatto
È stata lei stessa a raccontare la vicenda al quotidiano La Nazione. “Era appena finita una serata in allegria con gli amici – ha detto la 33enne – e, in compagnia di un’altra persona, a piedi stavo andando a recuperare la mia macchina per tornare a casa. Improvvisamente un uomo è sbucato alle mie spalle e mi ha afferrato il braccio e i fianchi”. A quel punto, con grande sangue freddo, la donna si è girata di scatto ed è riuscita a stringere il collo dell'aggressore, per poi stenderlo a terra.“Ho fatto ciò – ha continuato – perché frequento corsi di difesa personale. L’ho riempito di botte”. L’amica ha dato una mano alla vittima, ma a rendere innocuo l’uomo è stata la 33enne.
L’aggressore
La donna ha denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine e ha fornito anche alcuni dettagli, non molti in verità, sullo stupratore. Dalla testimonianza della vittima pare si tratti di un migrante, a volto in parte coperto da un passamontagna. “A occhio mi è sembrato straniero – ha raccontato la 33enne – aveva la carnagione olivastra e dimostrava una ventina d’anni”. L’uomo ha avuto la peggio, ma è riuscito a fuggire dopo aver subito una serie di calci e pugni. “L’ho atterrato e l’ho picchiato. Mi sono difesa – ha spiegato la donna – e sono riuscita a farlo scappare. Non ha fatto male né a me né alla mia amica, non ci ha rubato niente, ma la paura è stata tanta”.
A tornare utili alla vittima sono stati i corsi di arti marziali che segue da anni per hobby, ma che in questa occasione si sono rivelati decisivi. Dai racconti delle due donne non era semplice reagire al tentativo di violenza, poiché lo stupratore era lucido, non aveva bevuto e non era drogato e, quindi, era nel pieno delle sue forze. Ora la polizia, che ha scortato la vittima dell’aggressione e la sua amica fino a casa, è sulle tracce dell’uomo che potrebbe essere identificato nelle prossime ore.
Il messaggio sul social
La 33enne il giorno dopo l’aggressione ha scritto un post sul suo profilo Facebook.
“È mia abitudine utilizzare questo profilo solo per svago – ha sottolineato –ma oggi trovo opportuno utilizzarlo per una situazione ben diversa. Stanotte purtroppo ho vissuto una esperienza spiacevole: al rientro da una bella serata in un locale del centro con la mia amica G., ho subito un’aggressione per strada”.
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