Un altro venerdì di passione: quando scioperano metro, tram e bus a Milano

Indetta una nuova giornata di sciopero dall'organizzazione sindacale Al Cobas: ecco quali sono le fasce durante le quali il servizio sarà garantito

Un altro venerdì di passione: quando scioperano metro, tram e bus a Milano
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Milano deve prepararsi a un'altra giornata di disagio dal punto di vista dei trasporti, dopo le tante già lasciate alle spalle. A quanto pare, infatti, l'organizzazione sindacale Al Cobas ha deciso di proclamare un nuovo sciopero aziendale della durata di ben 24 ore che riguarderà solo il capoluogo meneghino e avrà luogo il prossimo venerdì 10 dicembre.

Una brutta notizia per i pendolari milanesi che, ancora una volta, dovranno armarsi di pazienza e prepararsi a possibili ritardi e difficoltà negli spostamenti. Per quella giornata, infatti, non saranno garantiti bus, tram e metro.

La nuova agitazione

Si preannuncia, dunque, un venerdì nero per i trasporti e la raccomdazione resta sempre quella di informarsi per tempo per conoscere le tratte che resteranno coperte dal servizio. Lo sciopero proclamato dall'oragnizzazione sindacale Al Cobas interesserà tutti i lavoratori del gruppo Atm, ecco perché certe tratte non saranno garantite per quella giornata.

Come si legge nel comunicato rilasciato dal sindacato e riportato da Il Giorno, "l'agitazione del personale viaggiante e di esercizio delle linee di superficie e metropolitane sarà possibile dalle 8.45 alle 15.00 e dalle 18.00 al termine del servizio". Da ciò è possibile desumere che le fasce orarie in cui il trasporto verrà garantito agli utenti saranno quelle da inizio servizio fino alle 8.45 e poi tra le 15.00 e le 18.00.

Le ragioni dello sciopero

Secondo quanto dichiarato da Atm, le motivazioni che hanno portato alla proclamazione di una nuova giornata di sciopero vanno ricercate nella liberalizzazione, nella privatizzazione e nelle gare d'appalto dei servizi che al momento sono in gestione del gruppo Atm: aspetti nei confronti dei quali i lavoratori Atm si oppongono. Non solo, la protesta è anche contro la reinternalizzazione dei servizi di Tpl in appalto e/o subappalto e il progetto 'Milano Next', per la trasformazione di ATM S.p.A. in Azienda Speciale del Comune di Milano.

Il gruppo sciopererà anche "per la riattivazione del distanziamento tra conducenti e utenti con inibizione della porta anteriore per la salita e la discesa dei passeggeri; per la pulizia, igienizzazione e sanificazione delle vetture e degli ambienti; per la tutela della sicurezza dei lavoratori più esposti ad atti aggressivi, anche con sistemi di protezione passivi; per la fruizione delle ferie per il personale viaggiante, piani aziendali d'assunzione e trasformazione dei contratti a tempo parziale; per l'aumento di €150 netti per tutti i lavoratori, a recupero degli insufficienti aumenti dei contratti nazionali; per ulteriori tematiche di carattere aziendale attinenti, tra l'altro, a indennità ferie, turni particolari e vestiario".

Altre manifestazioni

A essere interessata da uno sciopero il prossimo venerdì non sarà solo Milano.

A incrociare le braccia saranno anche i dipendenti di quelle società che operano nel settore degli appalti ferroviari del gruppo FSI. In questo caso, fra l'altro, si tratta di un'agitazione di livello nazionale.

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