Torino, gamba amputata al giovane aggredito con un machete

I medici del Cto sono stati costretti a intervenire per salvargli la vita. Il racconto di un testimone che ha assistito all'aggressione: "Implorava di fermarsi"

Torino, gamba amputata al giovane aggredito con un machete
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Il 23enne ferito a colpi di machete alla periferia di Torino lunedì sera ha subito l'amputazione di una gamba. I medici del Cto, dove il ragazzo è ricoverato, sono stati costretti a intervenire per salvargli la vita. Intanto prosegue la caccia agli aggressori, al momento irreperibili. Una testimone ha raccontato che la vittima avrebbe implorato l'accoltellatore di fermarsi, promettendogli che non lo avrebbe denunciato.

L'operazione

Dopo il ricovero, O.B. (le iniziali del nome della vittima), aveva subito la sub-amputazione della gamba sinistra a causa di una grave emorragia. A seguito del primo intervento, il quadro clinico si era stabilizzato. Circostanza che ha fatto ben sperare i medici, nonostante il ragazzo fosse ricoverato in condizioni molto precarie nel reparto di rianimazione. Nella serata di ierì, martedì 19 marzo, la situazione è inaspettatamente precipitata. Sicché si è resa necessaria l'amputazione completa della gamba per evitare un epilogo tragico.

L'aggressione

Più che un'aggressione, si sarebbe trattato di un agguato in piena regola. Gli aggressori, che erano a bordo di uno scooter di grossa cilindrata, hanno atteso O.B. di fronte dal portone di via Panizza 3, nel quartiere Mirafiori. Uscito dalla palazzina, il 23enne è salito a bordo di un monopattino assieme alla fidanzata. Dopo aver percorso pochi metri, il giovane è stato colpito ripetutamente con il machete. L'accoltellatore e il complice sono poi fuggiti, lasciando la vittima in un lago di sangue. Sono stati due carabinieri fuori servizio e un operatore Anas a intervenire per primi sul posto e medicare il ferito con una cinghia in attesa dei soccorsi.

I testimoni

"Il ragazzo era a terra e implorava l'aggressore di fermarsi. Diceva 'smettila, non ti denuncio'. Il giovane sceso dallo scooter aveva infatti minacciato di infliggergli altri fendenti se avesse riferito qualcosa alle forze dell'ordine" ha raccontato al Corriere.it uno dei residenti scesi in strada per soccorrere il 23enne. "Ho sentito le urla e ho visto due persone a bordo di un motorino. - ha spiegato un altro testimone -Erano giovani e uno dei due è sceso e ha colpito ripetutamente quel ragazzo, lasciandolo in una pozza di sangue".

Il movente

Stando a quanto ricostruito dagli investigatori della squadra mobile, la sanguinosa vendetta sarebbe scattata per questioni di gelosia.

Un paio di giorni prima, O.B. avrebbe rivolto alcuni apprezzamenti alla fidanzata del giovane che poi lo ha colpito con il machete. Gli aggressori al momento risultano irreperibili. Non è escluso che possano aver lasciato la città.

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