Allarme nelle province di Monza Brianza, Lodi e Cremona, dove da tempo si verificano strane uccisioni e mutilazioni di animali da allevamento, sicuramente ad opera di esseri umani: tra gli allevatori scatta l'allarme.
È da settimane che vengono segnalati episodi del genere, l'ultimo dei quali è avvenuto nella cascina Rancata di Rivolta d'Adda (Cremona). Qui, stando a quanto riferito dal proprietario, il maniaco avrebbe agito in due notti diverse, dopo essere riuscito a introdursi nell'allevamento.
Cosa è accaduto
Il primo dei due episodi risale alla notte tra il 30 e il 31 ottobre, come spiega il titolare Claudio Riva a Crema News: "Quando la mattina siamo andati nel recinto degli animali, abbiamo visto una mucca uccisa. C'era molto sangue e il bovino non aveva la testa, tolta con un taglio netto fatto da non si sa chi, perché escludo che siano stati degli animali". Nessun segnale particolare era stato rilevato in quel momento dall'uomo, ad eccezione del fatto che il cane che lo accompagnava in stalla aveva iniziato a zoppicare come se avesse ricevuto un colpo. "Aggiungo anche che per entrare nel recinto e uccidere una mucca è necessario avere una certa maestria perché non è difficile prendere una cornata. Sono animali molto pesanti e non sempre di facile gestione", spiega ancora l'allevatore.
Una perdita peraltro rilevante, dato che la mucca, del peso di 7 quintali, aveva un valore di 3mila euro. Il signor Riva decide quindi di sporgere denuncia ai carabinieri, che non prendono inizialmente sul serio la vicenda pensando che si tratti di uno scherzo. Le guardie veterinarie dell'Ats, tuttavia, confermano il fatto che la mucca sia stata decapitata da ignoti con un qualche strumento. "Dopo alcuni giorni", prosegue il titolare dell'allevamento, "la testa della mia vacca l'hanno ritrovata vicino a Monza, grazie al riconoscimento delle marche auricolari che hanno tutti gli animali". Questa notizia, unita alle altre segnalazioni di episodi del genere, ha pertanto convinto anche gli inquirenti che la faccenda fosse più seria di quanto non potesse inizialmente apparire.
Il secondo caso
Il nuovo episodio pochi giorni fa, quando un bovino è deceduto a causa di una malattia."Ho avvertito il veterinario che mi ha informato che probabilmente non sarebbe potuto passare in giornata, ma che l'indomani sarebbe venuto a vedere", racconta l'allevatore. "Ho messo la carcassa fuori dal recinto, vicino a un muro. La mattina seguente, quando è arrivato il veterinario, è andato a vedere il bovino morto e poi è venuto da me e mi ha chiesto come mai alla carcassa mancassero orecchie e capezzoli". Un aspetto inquietante."Sono andato a vedere e, verificato che era vero, gli ho riferito che la sera prima c'era tutto. Abbiamo controllato e visto che i tagli erano stati eseguiti alla perfezione, da una mano esperta", prosegue il titolare.
Ma quale potrebbe essere il motivo alla base di tali mutilazioni? "I carabinieri dicono anche qualche rito satanico o qualcuno con dei problemi mentali.
In zona se ne sentono tanti di episodi del genere, con animali decapitati o mutilati nelle stalle". La paura tra gli allevatori della zona è tanta e la richiesta alle Autorità è quella di non essere lasciati da soli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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