La proposta di lavoro da baby sitter si trasforma nella ricerca di una donna disposta a fare le pulizie in casa per la cifra di 200 euro all'ora, ma non è tutto oro ciò che luccica. Il pervertito di turno, che fino a poco prima di scoprire le carte con la giovane vittima si era finto una ragazza, chiedeva all'aspirante dipendente di indossare degli abiti sexy durante lo svolgimento delle sue mansioni per arrivare al compenso previsto.
Una storia che ha dell'incredibile, quella che arriva da Sassuolo (Modena), divulgata sui social network dal padre della giovane in cerca di lavoro, una ragazza di 24 anni. Quest'ultima, dopo aver compreso che cosa in realtà si nascondeva dietro quell'insidiosa inserzione, ha immediatamente interrotto ogni contatto col pervertito e denunciato l'intera vicenda ai carabinieri della compagnia di Sassuolo.
Stando a quanto riferito da La Gazzetta di Modena, che si è occupata di diffondere la notizia, tutto avrebbe avuto inizio da una normale offerta di lavoro. La proposta di impiego era rivolta a un'aspirante baby sitter. In cerca di un'occupazione, la 24enne avrebbe quindi segnato il numero di telefono indicato nell'inserzione con l'obiettivo di proporre la sua candidatura per quel ruolo.
L'inserzionista si era spacciato per una ragazza che aveva già lavorato per il medesimo datore di lavoro, in cerca di una nuova baby sitter. La conversazione via chat, tuttavia, si era evoluta rapidamente in qualcosa di ben diverso rispetto a quanto preannunciato nella proposta: in realtà, infatti, si trattava di un lavoro di pulizie da effettuare in un appartamento, che prevedeva l'impiego per un paio di ore due volte alla settimana.
"Si parte da 10 euro l'ora", è stata la spiegazione del pervertito alla giovane vittima, come riportato da Il Resto del Carlino. "Poi se a te interessa guadagnare di più c'è la possibilità di farti guardare mentre pulisci e lì fai te il prezzo. Dipende da come vai vestita. E riesci anche in un'ora a prendere 200 euro".
Quindi la paga massima sarebbe stata assicurata all'aspirante dipendente solo nel caso in cui si fosse presentata a casa in abiti succinti per soddisfare le esigenze del maniaco di turno. Una trappola nella quale la 24enne non è caduta, pur avendo necessità, come tanti giovani, di lavorare. Dopo la segnalazione della vicenda ai carabinieri di Sassuolo, quindi, la notizia è stata diffusa in rete dal padre della vittima.
"Mia figlia ha capito tutto subito, ma cosa può accadere se viene contattata una ragazzina che ha bisogno di soldi e che ingenuamente accetta?", si domanda l'uomo. "Bisogna che chi fa cose del genere venga individuato e fermato dalle forze dell'ordine. È troppo pericoloso", conclude.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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