Il Comune di Milano ha problemi al bilancio e l'unico modo che la giunta di Beppe Sala ha trovato per appianarlo è farlo ripagare ai cittadini, di Milano e non. Infatti, Palazzo Marino sta mettendo in fila una serie di provvedimenti che si preannunciano penalizzanti per la maggior parte degli abitanti che vivono nel capoluogo e che si vedono costretti a rivedere i propri bilanci familiari per far fronte a una palese gestione errata dell'amministrazione comunale. I più penalizzati sono coloro che utilizzano i trasporti pubblici in città, perché non solo il costo del biglietto è aumentato di 20 centesimi a corsa, ma dal 30 gennaio il Comune ha anche deciso che effettuerà il taglio di alcune corse per risparmiare.
Una vera e propria austerity ai danni dei cittadini. In un periodo storico in cui il resto d'Europa favorisce l'utilizzo dei mezzi pubblici, anche per ridurre le emissioni di CO2, il Comune di Milano ne aumenta il costo e ne riduce la frequenza. Come riferisce la Repubblica, infatti, saranno 27 le linee che verranno interessate dalla spending review di Beppe Sala, che certo di non poter più avere un altro mandato in città (essendo al secondo) sembra non interessarsi del parere dei suoi cittadini. Le linee del tram interessate saranno: 1, 2, 3, 4, 5, 12, 14, 15, 19, 27, 33. Quelle degli autobus, invece, saranno: 43, 47, 49, 50, 54, 58, 60, 61, 63, 67, 70, 73, 74, 80, 81 e 94.
Su tutte queste linee, Atm prevede un taglio del 3% delle corse. Dall'azienda si difendono e spiegano che "il cambiamento sarà quasi impercettibile per i viaggiatori, con in media un minuto di attesa in più nelle ore di punta e due in più in quelle di morbida". Ma intanto, davanti a un aumento del costo del biglietto, ci si aspetterebbe di dover aspettare un minuto in meno, non uno in più. Inoltre, sempre da Atm, spiegano che subiranno una rimodulazione anche le linee 7 e 9 del tram e 35, 41, 46 e 52 degli autobus.
Tutto questo sarebbe in
conseguenza dell'aumento del costo dell'energia, che porterebbe la società a pagare 170 milioni di euro ne 2023 per la stessa quantità di energia del 2022, quando la bolletta era stata di circa 40 milioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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