Bandiera israeliana rubata, poi svastiche e scritte pro Hamas: i vandali attaccano Israele

A poche ore di distanza dal furto della bandiera di Israele issata davanti al municipio di Mirandola, ignoti hanno preso di mira una scuola di musica della medesima cittadina in provincia di Modena, vandalizzandone le pareti con una svastica e frasi pro Hamas

Alcune delle scritte realizzate da ignoti fuori dalla scuola
Alcune delle scritte realizzate da ignoti fuori dalla scuola
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Prima la bandiera di Israele, issata davanti al municipio nei giorni successivi al raid di Hamas in segno di solidarietà e immedatamente sottratta da ignoti. E poi frasi offensive nei confronti delle istituzioni e parole inneggianti alla Palestina e ad Hamas, dipinte con la bomboletta spray sulle facciate di un edificio frequentato soprattutto da giovani e giovanissimi. Questi i due distinti atti vandalici di chiara matrice ideologica che qualcuno ha messo in atto nei giorni scorsi a Mirandola, una cittadina che conta poco più di 23mila abitanti situata in provincia di Modena. Se già all'indomani del furto del vessillo israeliano, il sindaco di centrodestra Alberto Greco aveva subito provveduto a condannare l'accaduto e a dare disposizioni per issare una nuova bandiera (un'operazione poi portata a termine, ndr) a poche ore di distanza da quel primo "caso" se ne è concretizzato un altro che ha colpito la locale scuola di musica.

Agendo con tutta probabilità nelle ore notturne, ignoti hanno disegnato una svastica su una delle pareti esterne dell'immobile. Aggiungendo in altri punti (sempre con la vernice spray) una serie di frasi inneggianti ai palestinesi e ad Hamas: "Viva Hamas", "Free Palestine", oltre ad una frase offensiva nei confronti del Comune e della polizia. Anche in questo caso, a seguito della scoperta, il primo cittadino aveva dato ordine di provvedere a ripristinare la situazione originaria. E proprio qualche ora fa, le pareti imbrattate sono state ritinteggiate. L'esponente del Carroccio ha tuttavia esternato l'intenzione di andare fino in fondo, segnalando la questione agli esponenti delle forze dell'ordine. Giunti a quel punto, l'auspicio è che l'analisi dei filmati delle telecamere del circuito di videosorveglianza presenti nella zona possano contribuire a fornire indizi utili, per poter arrivare a dare un nome e un volto ai responsabili del blitz vandalico.

“Queste azioni sono inaccettabili non solamente perché danneggiano il patrimonio pubblico, deturpando un luogo adibito alla formazione dei giovani, ma anche perchè contengono espliciti messaggi completamente contrari alle basilari regole della nostra democrazia - ha ribadito Greco, rendendo noto e commentando quanto avvenuto tramite la pagina Facebook istituzionale del Comune - queste azioni risultano ancor più esecrabili in quanto si fanno portatrici di messaggi d’odio e sono un sostanziale avallo ad azioni terroristiche che tutta la comunità internazionale sta

fermamente condannando. Condanniamo fermamente queste azioni, provvederemo a sporgere formale denuncia affinché chiunque si sia reso protagonista di queste gesta venga perseguito secondo la legge”.

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