Una situazione divenuta ormai ingestibile quella dell'oratorio della chiesa di San Biagio a Marina di Minturno (Latina). Alla fine, don Maurizio Di Rienzo, parroco locale, ha deciso di chiudere la zona per almeno un mese a causa dell'inciviltà, degli atti vandalici e delle bestemmie.
Questo è quanto si legge nella pagina Facebook della parrocchia. È stato don Maurizio Di Rienzo a rilasciare un lungo post con tanto di firma.
La decisione del sacerdote
"Come parroco e custode dei beni parrocchiali ho richiamato più volte chi utilizza il campetto parrocchiale ad avere cura e responsabilità dei luoghi, al rispetto delle persone e delle cose che appartengono alla parrocchia, e quindi a ciascuno di noi!", si legge nel comunicato di don Maurizio Di Rienzo. "A mo' di esempio", prosegue il post, "segnalo: bestemmie e parole volgari verso tutti, i compagni di gioco, gli operatori pastorali e in particolare i catechisti, i vicini della parrocchia; immondizia lasciata ovunque, nonostante i secchi dei rifiuti siano a disposizione; fari della luce lasciati accesi la sera; infine, una delle nuove porte da calcio è stata distrutta: aveva poco più di 7 mesi. Sono cosciente che questa scelta è dura, soprattutto per chi vive con gioia la nostra parrocchia, in particolare i più piccoli, ma spero possa essere un segnale per tutti. A chi rovina i beni della parrocchia, a chi è complice e non cerca una soluzione, agli adulti che sono ancora una volta i grandi assenti".
Alla luce di ciò, l'oratorio della chiesa è chiuso a partire dallo scorso 11 maggio, e resterà interdetto per almeno un mese. Non si tratta, fra l'altro, della prima volta. Già a settembre 2022 don Di Rienzo aveva preso la decisione di chiudere l'oratorio, comprensivo del campetto da calcio, per le medesime motivazioni. Purtroppo la decisione di questi giorni è la chiara dimostrazione del fatto che certi comportamenti incivili sono comunque proseguiti.
La solidarietà del sindaco
Non si è fatta attendere la presa di posizioni di Gerardo Stefanelli, il sindaco di Minturno, che ha espresso solidarietà nei confronti del parroco. Raggiunto da Agi, il primo cittadino ha dichiarato di condividere la decisione del sacerdote, e di considerarla una giusta risposta agli atteggiamenti irrispettosi di certi ragazzi. È giusto che i giovani riflettano sulle loro azioni.
"Quello del parroco è un gesto che va oltre la questione legata all'uso del campo, richiama infatti tutti noi ad assumerci le responsabilità connesse ai ruoli
educativi", ha dichiarato il sindaco. "Il parroco deve educare così come la scuola, le istituzioni in generale e le famiglie. Tutti dobbiamo assumerci le responsabilità connesse ai nostri ruoli", ha concluso.
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