Bimbi maltrattati al Nido, le maestre pagano i risarcimenti

Circa venti famiglie riceveranno un indennizzo dopo i maltrattamenti subiti dai loro bambini. Ecco la sentenza del giudice

Bonus asili nido
Bonus asili nido

Maltrattamenti su bimbi di due o tre anni da parte di due maestre di asilo, per le famiglie dei piccoli arriva il risarcimento, come stabilito dal tribunale di Milano. Proprio nel corso della giornata di ieri, venerdì 20 gennaio, il giudice Marco Di Mauro ha emesso la sentenza, accettando la richiesta del pm Cristian Barilli.

I fatti

Gli episodi contestati alle maestre risalgono al periodo compreso fra gli anni 2018-2019 e si sono verificati in un asilo nido del Comune di Milano, in via Guerzoni. Le due donne dovevano occuparsi di bimbi piccolissimi, dai due ai tre anni, ma dai video esaminati dagli inquerenti emersero immagini sconcertanti.

In uno dei filmati, le maestre sollevavano una bambina da terra tirandola su per un polso e la facevano sbattere contro lo schienale di una panchina. In un altro, una delle insegnati colpiva un bambino sulla nuca servendosi di un libro, portandolo a impattare contro un mobile. E, ancora, bambini presi per l'orecchio e strattonati, bambini trascinati, picchiati sulla testa, lasciati da soli in preda a crisi di pianto. Non solo. Frasi dure e sprezzanti rivolte ai piccoli, come "la pipì te la tieni …te la fai addosso!", così riporta il Corriere.

Le accuse sono state sempre respinte dalle maestre, che hanno parlato delle tante difficoltà e dei problemi riscontrati sul posto di lavoro. Le insegnanti hanno ammesso di aver perso la pazienza con i bambini in alcune circostanze, ma hanno negato i maltrattamenti. L'accusa, però, ha continuato a sostenere che certi atteggiamenti potevano essere solo giudicati come tali, e non come metodi di correzione.

A convincere il giudice non solo i filmati, che hanno immortalato veri e propri atti di mortificazione, ma anche le intercettazioni ambientali, che hanno descritto chiaramente il caso. Insulti come "rincoglionito", "deficiente", "sveglioni" venivano rivolti ai bambini, sottoposti, secondo il pm, a metodi coercitivi e violenti, con prevaricazione fisica e psicologica.

Il Comune, coinvolto come responsabile civile in qualità di datore di lavoro delle due insegnanti, si è costituito parte civile.

Le condanne e il risarcimento

Ieri la sentenza in primo grado. Il pm Cristian Barilli aveva chiesto per le maestre la misura cautelare degli arresti domiciliari, ma il gip Carlo Ottone de Marchi aveva stabilito l'interdizione per sei mesi dal loro lavoro.

Il giudice Marco Di Mauro

ha accolto invece la richista di Barilli, condannando le donne a 1 anno e 8 mesi con pena sospesa e disponendo un risarcimento di 3mila o 1.500 euro a testa per le famiglie dei piccoli. Circa una ventina.

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