Bologna, scontri al parco don Bosco tra polizia e ambientalisti: 4 attivisti fermati

Clima di alta tensione durante il taglio di alcuni alberi per la realizzazione del cantiere del tram: diversi agenti feriti. Lepore: “Occupare un cantiere è un reato grave”

Bologna, scontri al parco don Bosco tra polizia e ambientalisti: 4 attivisti fermati
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Clima di altissima tensione a Bologna per gli scontri tra polizia e ambientalisti al parco don Bosco. Già dalle prime ore di questo giovedì, 50-60 attivisti contrari al taglio degli alberi per la costruzione del cantiere del tram si sono presentati nella zona per fermare i lavori. Una protesta che va avanti da mesi, collegata al progetto di costruzione delle nuove scuole Besta, una riqualificazione che porterebbe al taglio di 31 alberi ma anche alla compensazione del verde con la piantumazione di altri esemplari. Se ieri le schermaglie sono state solo verbali, questa mattina è stato registrato il contatto fisico: gli agenti sono stati infatti costretti a fare partire delle cariche verso i manifestanti.

Secondo quanto reso noto, una ragazza sarebbe stata ferita con una manganellata molto forte alla testa mentre sono diversi i poliziotti feriti dalle violenze degli ambientalisti. In particolare, secondo la questura, un paio di agenti sarebbero stati colpiti da un pugno e da uno schiaffo. Quattro attivisti sono stati fermati. Uno di loro è stato portato negli uffici della questura per aver colpito con un pugno un operatore del Reparto mobile che cercava di farlo scendere da un albero. Stesso discorso per una ragazza, rea di aver colpito con uno schiaffo un agente della Digos.

"Occupare un cantiere e fermarlo è un reato, anche molto grave”, la prima reazione del sindaco di Bologna Matteo Lepore per quanto registrato al parco don Bosco: “Non possiamo fare finta che non stia accadendo da mesi e quindi, dispiace sempre quando si arriva a dei momenti di tensione, però non siamo di fronte a una situazione ordinaria e normale". La questura ha reso noto che gli operatori di polizia hanno tentato il dialogo per convincere a desistere dalla loro condotta, tra chi si arrampicava sugli alberi e chi opponeva resistenza, con tanto di aggressioni verbali e insulti.

“I gruppi più folti che continuavano con un atteggiamento ostile sono stati respinti con leggere spinte e in alcuni casi con l'uso degli scudi, senza l'uso di manganelli”, si legge in una nota: "Nonostante le gravose difficoltà, il servizio di ordine pubblico ha permesso fino a ora l'abbattimento di circa otto alberi, garantendo parte delle operazioni di abbattimento in programma per la giornata odierna".

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