I punti chiave
Aggredita alle spalle e abusata sotto casa. Si tratta dell'ennesima violenza sessuale che si è consumata nella zona universitaria della città di Bologna. L'aggressore, un 20enne somalo, senza fissa dimora e irregolare in Italia, dopo lo stupro ha preso a calci anche una ragazza che aveva tentato di soccorrere la vittima, una donna di 30 anni. Per fortuna l'intervento propiziatorio di una volante ha evitato il peggio. Lo straniero, che ora si trova nel carcere della Dozza, deve rispondere di violenza sessuale, percosse e ricettazione. I poliziotti gli hanno sequestrato alcuni cellulari di dubbia provenienza.
La violenza sessuale choc
Lo stupro si è consumato in via Belle Arti, già balzata agli "orrori" della cronaca qualche mese fa per un'altra violenza sessuale. Erano le 21.40 di martedì. La trentenne stava rientrando a casa, quando è stata sorpresa alle spalle dal somalo. Dopo aver tentato invano un approccio verbale, l'ha afferrata con violenza e palpeggiata nelle parti intime. La donna ha urlato e si è divincolata. Lui è scappato, ma poi è stato rincorso e fermato da una ragazza che aveva provato a soccorrere la vittima. A quel punto lo straniero si è scagliato contro la giovane, prendedola a calci. Dopodiché si è dileguato.
La cattura dell'aggressore
Intanto in via Belle Arti stava passando una volante del commissariato Due Torri San Francesco. Gli agenti si sono subito fermati e hanno raccolto la testimonianza delle due ragazze. Nel giro di pochi minuti, un'altra volante ha rintracciato l'aggressore in piazza Puntoni. Lo straniero ha tentato di schivare il controllo, ma i poliziotti lo hanno fermato e arrestato. Ora si trova nel carcere bolognese in attesa di convalida del fermo. Oltre che per violenza sessuale, il giovane è stato denunciato anche per percosse e ricettazione, visto che aveva con sé un iPhone 14 (rubato) e altri due smartphone di dubbia provenienza.
Il precedente
Come ben ricorda Il Resto del Carlino, lo scorso settembre, sempre in via Belle Arti, una ragazza era scaraventata sull'asfalto da due tunisini che avevano tentato di stuprarla. Per fortuna una passante era riuscita a mettere in fuga gli aggressori, evitando il peggio. Un paio di mesi dopo, a novembre, un'altra donna era stata aggredita da un gambiano. In quella circostanza, lo straniero era stato fermato dalla polizia in flagranza di reato. "Il sindaco torni a occuparsi di Bologna.
- ha detto a margine della terribile vicenda Matteo Di Benedetto della Lega - Comprendiamo che ci siano tematiche di carattere nazionale che gli interessano di più, ma la sicurezza deve tornare al centro dell’agenda politica bolognese".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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