Caos in pronto soccorso al Cardarelli: la denuncia di Striscia

I pazienti sono costretti a rimanere nel reparto d’urgenza anche più di una settimana con i tanti familiari che intasano le aree di passaggio dell’ospedale

Caos in pronto soccorso al Cardarelli: la denuncia di Striscia

Ancora una volta l’ospedale Cardarelli di Napoli finisce nell’occhio del ciclone per le disfunzioni e i disservizi. A documentare le condizioni in cui versano i pazienti del pronto soccorso è stato Luca Abete, inviato della trasmissione Mediaset Striscia la notizia (clicca qui per vedere il video). Le immagini mostrano persone adagiate sulle barelle in attesa che si liberi un posto nel reparto di riferimento. Gli ammalati hanno raccontato di aspettare anche da dieci giorni di essere trasferiti in una stanza del nosocomio. I medici sono disperati poiché devono lavorare in condizioni estreme, come se fossero in un campo di guerra.

Le testimonianze

Abete ha intervistato anche i parenti e gli operatori sanitari e il coro è unanime: i tagli della politica alla sanità hanno ridotto i nosocomi in pessime condizioni. Il pronto soccorso del Cardarelli rappresenta la punta dell’iceberg di un sistema ormai al collasso. Le barelle nei corridoi e nell’ingresso e il via vai frenetico di persone che non hanno bisogno di cure certifica il caos che regna nella struttura ospedaliera. L’inviato di Striscia la notizia non ha potuto completare il servizio perché gli agenti della vigilanza lo hanno allontanato intimandogli di non riprendere con le telecamere.

La storia dell’ospedale Cardarelli

Il Cardarelli è una struttura ospedaliera e universitaria regionale di rilievo nazionale e di alta specializzazione. É il maggior ospedale della Campania e dell'intero Meridione, nonché il primo a livello nazionale per la cura dei grandi ustionati.

La costruzione dell'ospedale iniziò nel 1927, (progetto ed esecuzione dell'architetto Alessandro Rimini) e fu terminata nel 1934 nel solo edificio centrale, destinato agli uffici amministrativi, mentre negli anni 1939-1940 furono completati i padiglioni retrostanti il corpo di fabbrica principale. L'intera struttura fu ufficialmente aperta e messa in funzione nel 1942.

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