Gli aveva chiesto il telefono perché aveva bisogno di fare una telefonata, poi gli ha sferrato calci e pugni sulla schiena per impossessarsene. Alla stazione di Varese, un ragazzo di 19 anni è stato arrestato, venerdì scorso, per aver rapinato ed infine percosso un ipovedente - persona affetta da una acuità visiva non superiore a 3/10 in entrambi gli occhi o nell'occhio dominante - di cui non è specificata l’età, su un treno diretto a Milano.
Poco tempo dopo l’aggressione l’adolescente è stato arrestato, in tasca gli hanno trovato il cellulare della vittima e 76 grammi di hashish. L’aggressore è stato arrestato con l’accusa di rapina, aggravata dalla minorata difesa della persona, oltre al possesso di stupefacenti ai fini di spaccio.
Secondo le prime ricostruzioni il 19enne avrebbe adocchiato l’ipovedente salendo su un regionale che dalla stazione di Varese doveva recarsi nel capoluogo lombardo, città distanti poco più di 50 minuti col mezzo ferroviario. Probabilmente l’adolescente non aveva intenzione di arrivare a Milano, ma nei suoi piani c’era l’idea di mettere a segno un furto e una persona con problemi di vista poteva sembrargli una vittima perfetta. Stando alle prime informazioni disponibili, il ragazzo si sarebbe avvicinato al disabile e gli avrebbe fatto la richiesta di usare il telefono. La dinamica dell’aggressione è ancora incerta, ma sembra che l’uomo sia stato riottoso a cedergli lo smartphone, forse perché aveva intuito le reali intenzioni del giovane. A quel punto il 19enne non si è rassegnato e si è dimostrato più determinato che mai a compiere il colpo, tentando di strappare il cellulare dalle mani del malcapitato.
Il disabile ha provato a opporre resistenza, ma il ragazzo sarebbe andato su tutte le furie cominciando a sferrargli violente spinte e forti pugni fino ad indebolirlo e riuscire nel suo intento di sottrargli il telefono, per poi scendere dal treno e darsi alla fuga. I passeggeri hanno soccorso la vittima dell'aggressione e contattato gli agenti della Polfer, a cui hanno fornito una descrizione dell’aggressore.
Poco dopo gli uomini della polizia ferroviaria sono riusciti a rintracciarlo e a restituire il telefono al legittimo proprietario. Il 19enne avrebbe dei precedenti penali ed è stato portato in carcere al “Miogni”, la casa circondariale di Varese
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