Una serata in discoteca a Milano si è trasformata in un incubo per due ragazzine di 17 anni, che sono state drogate nel privè di un club in centro che frequentano spesso.
Una domenica di settembre le due ragazze hanno deciso, come spesso fanno, di passare la serata in una discoteca che conoscono molto bene, situata in Corso Como. Grazie ad un contatto riescono ad accedere al privè e lì conoscono un gruppo di ragazzi e ragazze che le invitano a bere con loro un drink. Il gruppo è formato da alcune ragazze tra i 25/30 anni e due uomini, uno sui 30 alto e un secondo sui 50 con il codino. Dopo circa 40 minuti dopo aver bevuto le due ragazze si sentono male ed escono dalla discoteca per prendere aria. Una delle due vomita mentre l'altra inizia a chiamare i taxi per tornare a casa, rimanendo in attesa per diversi minuti. Quando il centralino finalmente risponde si accorge di non riuscire a parlare bene, biascica, cosa che non le è mai successa. Il centralino chiude la telefonata e lei riprova più volte a telefonare ma senza successo. Si rende conto che, nonostante stia sempre attenta a ciò che beve, i drink probabilmente sono stati drogati. Le due ragazze raccontano di non essersi mai sentite così in vita loro. Decidono di dirigersi verso Moscova, a piedi, per riprendere alcuni vestiti che avevano lasciato lì.
Una volta recuperati gli abiti, si sono sedute per terra perché non capivano più nulla. Fortunatamente, un ragazzo le ha aiutate e ha chiamato un'ambulanza perché non riuscivano a parlare né a fare nulla, erano completamente stordite. Una volta arrivata, sono state portate in ospedale e lì dopo qualche ora l'effetto è svanito completamente. La ragazza che ci ha raccontato questa storia scrive che ha sempre pensato che queste cose non potessero mai succederle, ma ora capisce che può succedere a chiunque. Lancia un appello a tutte le ragazze affinché siano attente a quello che bevono, anche se questo non è sempre sufficiente, come nel suo caso. Sottolinea che è una situazione terribile e non trova parole per descrivere quanto sia orribile ciò che è successo loro.
La droga assunta dalle ragazze è probabilmente il GHB, conosciuta come "droga dello stupro", causa di numerosi casi di violenza sessuale associati al suo utilizzo, rinomato per il suo effetto di soppressione dei freni inibitori e della resistenza fisica. Questa sostanza viene impiegata sia per abusare sessualmente delle persone sia per indurre stati di euforia durante le festività. Il GHB si presenta in forma liquida o in polvere bianca ed è spesso mescolato a bevande come il succo d'arancia per camuffarne il sapore salato. Nel contesto medico, trova impiego nel trattamento dell'alcolismo e come ausilio durante il parto, grazie alle sue proprietà rilassanti e antispasmodiche.
I principali effetti del GHB comprendono confusione, alterazione della percezione della realtà, difficoltà di coordinamento, nausea, vomito e problemi muscolari. In situazioni più gravi, possono verificarsi convulsioni, collasso, coma e, in casi estremi, la morte.
Chi assume questa sostanza sperimenta uno stato di stordimento, perdita di reattività e una notevole diminuzione della memoria a breve termine. L'associazione di GHB e alcol costituisce un pericolo estremo, potendo causare asfissia dovuta al vomito. È possibile individuare il GHB nelle urine entro 24 ore dalla sua assunzione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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