Colpo della banda del buco, villetta svaligiata: ecco come ha fatto

Il piano presumibilmente prevedeva anche il pedinamento dei proprietari dell'abitazione, così da evitare sorprese durante il furto

Colpo della banda del buco, villetta svaligiata: ecco come ha fatto

Torna in azione la banda del buco, con un colpo messo a segno in modo chirurgico all'interno di una villetta sita nel centro di Fregene (Fiumicino). I malviventi, peraltro, hanno operato alla luce del sole, attendendo con pazienza il momento in cui i proprietari, una coppia di assistenti di volo, lasciava la propria abitazione per una passeggiata in riva al mare.

Il pedinamento

Sono all'incirca le ore 15.30 del pomeriggio di domenica 29 gennaio. Dopo il tramonto, i due decidono di stare ancora un po' fuori casa e si recano in un locale per prendere un aperitivo prima di cena. Verso le 19.40 fanno ritorno alla villetta, scoprendo di essere stati vittime di un furto architettato nei minimi dettagli. Di certo non un'incursione improvvisata, dato che qualcuno deve avere tenuto d'occhio gli spostamenti della coppia per tutto il pomeriggio, così da consentire ai complici di agire in modo indisturbato.

Il piano

Per entrare all'interno dell'abitazione dei due assistenti di volo, la banda del buco ha sfruttato la presenza di una villetta disabitata, in posizione adiacente al loro obiettivo. Scavalcato il cancello e forzata una finestra al pianterreno sprovvista di inferriate, i malviventi sono saliti al primo piano e lì hanno fatto un buco nella parete divisoria, raggiungendo il soggiorno della porzione di bifamiliare occupata dai due assistenti di volo. Una volta dentro, hanno arraffato ogni possibile oggetto di valore, dai contanti fino ad arrivare agli orologi e ai gioielli di famiglia. A salvarsi sono stati solo un televisore, delle casse e lo scooter posteggiato in giardino, che tra l'altro aveva le chiavi inserite: evidentemente non rientravano tra gli obiettivi della banda.

Almeno tre in azione

Viene un brivido a pensare che i ladri potessero essere ancora in casa al momento del rientro del fratello del proprietario della bifamiliare svaligiata. "Può darsi che fossero ancora dentro", spiega l'uomo a Il Messaggero. "Aveva le cuffie alle orecchie e si è diretto subito al bagno senza accendere la luce", progegue,"solo quando è uscito si è accorto che era tutto sottosopra. A quel punto, se ancora c'era, la banda aveva avuto tutto il tempo di uscire".

A parte i complici che devono avere pedinato la coppia per evitare sorprese durante il colpo, sono state almeno tre persone a operare: due si sono occupate di fare il buco e svaligiare la villetta, mentre uno faceva da palo all'esterno. Semplici gli arnesi utilizzati per passare da una porzione di bifamiliare all'altra, presumibilmente un martello e un grosso cacciavite.

"Alla fine è stato meglio non averli trovati dentro, chissà che poteva capitare", considerano i due assistenti di volo.

"Certo la sensazione di essere controllati, più la violazione, sono pensieri non facili da accettare, non ci abbiamo dormito la notte, abbiamo perso completamente quel senso di sicurezza che dovresti avere tra le mura di una casa", concludono i due.

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