Accoltellato mentre passeggiava con gli amici a pochi metri dal mare, da un minore straniero membro a quanto pare di una vera e propria baby gang che da qualche giorno si aggirava la realtà balneare friulana. Il motivo? Aver rifiutato di cedere la pizza appena acquistata. Questa la disavventura occorsa nelle scorse ore ad un ragazzo di 16 anni originario di Pordenone, finito al pronto soccorso a seguito dell'accoltellamento. L'episodio in questione sarebbe avvenuto a Lignano Sabbiadoro (un paese situato in provincia di Udine) dove la vittima si trovava in vacanza con gli amici. Dopo una giornata trascorsa in spiaggia, il gruppo aveva deciso di comprare una pizza da asporto e di mangiarla insieme, prima di tornare alle rispettive case e di darsi appuntamento per il giorno successivo.
Una volta usciti dalla pizzeria, i giovanissimi sarebbero però stati notati da alcuni stranieri loro coetanei, di età compresa fra i 15 e i 17 anni, i quali li avrebbero seguiti per diversi metri sino al lungomare. Stando a quanto riportato dalla stampa locale, ad un certo punto si sarebbero avvicinati ai ragazzi, imponendo loro di consegnare il cibo precedentemente acquistato. Presi alla sprovvista e sorpresi dalla richiesta improvvisa, avrebbero risposto in maniera negativa. Una risposta che gli stranieri non avrebbero però gradito, stando alle prime ricostruzioni degli investigatori: per prima cosa avrebbero iniziato ad insultare e a minacciare quei giovani turisti. E poi sarebbero passati dalle parole ai fatti, aggredendoli anche sul piano fisico. Dall'aggressione sarebbe scaturita una vera e propria rissa, nel corso della quale uno straniero avrebbe estratto dalla tasca un coltello e colpito alla coscia il sedicenne.
Le successive urla dei suoi compagni hanno attirato l'attenzione dei residenti e degli altri avventori, inducendo i componenti della baby gang a darsi velocemente alla fuga. Sul posto sono immediatamente giunti i sanitari, i quali hanno trasportato il ferito presso il pronto soccorso locale per le cure del caso (dal quale è poi stato dimesso con una prognosi di una settimana). Nel frattempo, gli amici avevano allertato anche i carabinieri, fornendo loro un identikit degli aggressori. E nel giro di qualche ora, i militari dell'Arma hanno individuato e fermato due dei presunti aggressori: uno è stato riaffidato alla sua famiglia, l'altro alla comunità per minori non accompagnati nella quale era stato accolto.
Le forze dell'ordine stanno però cercando anche gli altri membri della baby gang, che si sarebbero resi protagonisti nei giorni scorsi anche di alcuni furti. A breve potrebbero quindi esserci ulteriori sviluppi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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