Una diretta Instagram effettuata dall'interno del carcere di Carinola (Caserta): l'incredibile episodio, che si è verificato nei giorni scorsi, è stato denunciato dal deputato di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.
Protagonisti della vicenda due giovani detenuti i quali, non preoccupandosi delle eventuali conseguenze che un gesto del genere avrebbe potuto comportare, hanno organizzato una live sul celebre social direttamente dalle loro celle, site nel nuovo padiglione della struttura. Alla diretta, realizzata tramite dei telefoni cellulari di cui i ragazzi non sarebbero duvuti essere in possesso, si sono collegati alcuni amici che si trovavano all'esterno.
Tra gli argomenti toccati dai partecipanti nel corso della breve live anche questioni di droga. "Avvertita la direzione. Bisogna fermare l’utilizzo ed il contrabbando di cellulari per interrompere la linea di comunicazione dei boss con l'esterno e per fermare la propaganda criminale sui social", ha dichiarato su Instagram Borrelli."Bisogna schermare le sezioni detentive".
Fenomeno in crescita
Come ricordato dal rappresentante di Europa Verde non si tratta di un episodio isolato. Era stato il giornalista Pino Grazioli a segnalare, già verso la fine di ottobre, un'altra vicenda simile a quella sopra citata, denunciata da lui stesso nell'ultimo fine settimana. Torna nuovamente l'allarme relativo all'intrusione di cellulari all'interno delle carceri, un pericoloso strumento di comunicazione col mondo esterno per chi può continuare a gestire i propri affari anche dietro le sbarre.
La denuncia di Borrelli
"Grazioli ci ha comunicato di aver avvertito la direzione del carcere, lo stesso abbiamo fatto anche noi", ha spiegato sul social Borrelli. "Aldilà della singola vicenda, che singola non è dato che stiamo parlando di un fenomeno sempre più in crescita", prosegue il deputato, "crediamo sia arrivato il momento di prevedere misure più stringenti, per fermare gli usi impropri dei cellulari ed il traffico di telefonini introdotti all'interno delle carceri, casomai schermandoli per impedire questo fenomeno inaccettabile".
"Con questi strumenti non soltanto i boss sono in grado di comunicare con l'esterno e, quindi, di avere ancora il comando per le strategie
criminali", conclude con amarezza Borrelli,"ma, attraverso l'utilizzo delle piattaforme social, criminali e clan stanno dando vita ad una vera propaganda che bisogna interrompere a tutti i costi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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