Studenti nei guai: con un'app "spogliavano" le compagne di classe. Vittima anche una prof

Un gruppo di studenti minorenni ha diffuso con l'app "bikinioff" immagini hard anche di una professoressa. La procura dei minori ha aperto un'indagine

Studenti nei guai: con un'app "spogliavano" le compagne di classe. Vittima anche una prof
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Foto hard della propria insegnante e di alcune compagne di classe ottenute con l’app “bikinioff”. Nove studenti di una scuola media di Latina sono nei guai: la procura dei minori di Roma sta indagando sulla vicenda e rischiano accuse pesantissime, come quella di diffusione di materiale pedopornografico e diffamazione.

L’app di intelligenza artificiale e le foto inviate sui social

La vicenda viene raccontata da Il Messaggero ed è concentrata su un gruppo di studenti di una scuola della provincia di Latina. Sono nove i ragazzini finiti sotto indagine in quanto avvrebbero fatto circolare queste immagini di nudo ottenute da una applicazione, “bikinioff” che sfrutta l’intelligenza artificiale per modificare le immagini e spogliare letteralmente le persone ritratte. Sulla vicenda sta indagando la polizia postale dopo le denunce arrivate dai genitori di alcune studentesse.

Gli studenti, tutti minorenni, hanno scattato delle foto col cellulare a due loro compagne di classe e poi, utilizzando l'app, hanno creato delle immagini di nudo. Foto che sono state fatte circolare sui gruppi social di Telegram e Whatsapp ma anche mostrate dal telefono ad altre persone, ad esempio su un autobus. Una vicenda che in breve tempo è arrivata sia alle giovani compagne di classe, sconvolte dall’accaduto sia ai genitori di diversi alunni. A quel punto sono partite le denunce. Alcuni dei ragazzini hanno provato ad abbandonare le chat dove quelle foto sono state diffuse. Ma sono finiti comunque sotto indagine.

Anche una prof è stata “spogliata”

Secondo quanto ricostruito dall’indagine, anche una professoressa sarebbe stata vittima della app. Gli studenti avrebbero fatto circolare una foto di nudo della donna, finita poi sui siti hard. Le immagini sono state ora rimosse ma non risulta, al momento, che l’insegnante abbia presentato una denuncia per la vicenda. La Procura dei Minori di Roma indaga su nove ragazzi minorenni che rischiano l’accusa di diffusione di materiale pedopornografico e diffamazione.

Le immagini che sono state fatte circolare sono realistiche e credibili, tanto che è quasi impossibile comprendere che siano fake. Una app, tra l’altro, facilissima da ottenere, dal momento che su telegram è sufficiente scaricarla con un bot.

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