Lago di Garda, centinaia di persone con gastroenterite per il Norovirus: le cause

Forti sintomi gastrointestinali per centinaia di persone che abitano le sponde del Lago di Garda a causa della contaminazione da Norovirus: le possibili cause e l'ordinanza del sindaco. "Vietato utilizzare l'acqua della rete idrica"

Lago di Garda, centinaia di persone con gastroenterite per il Norovirus: le cause
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Almeno 2-300 persone si sono sentite male con forti sindromi gastrointestinali a Torri del Benàco, un piccolo Comune sulle sponde del Lago di Garda, dovendo ricorrere alle cure del vicino pronto soccorso di Peschiera del Garda o contattando l'assistenza sanitaria. La diagnosi effettuata tramite un campione di feci è stata univoca: si tratta di Norovirus, tra i microrganismi più diffusi che si possono trovare nell'acqua e negli alimenti contaminati.

L'ordinanza del sindaco

Per questa ragione il sindaco di Torri del Benaco, Stefano Nicotra, ha emesso un'ordinanza in cui vieta l'utilizzo dell'acqua dalla rete idrica per scopi potabili o alimentari. L'emergenza è scoppiata soprattutto nella giornata di giovedì 27 giugno con le autorità che hanno chiesto prontamente l'intervento dell'Azienda Ulss 9 Scaligera e l'Azienda Gardesana Servizi S.p.A. che gestisce il servizio idrico e fognario del Comune per capire come si possa essere diffuso questo virus effettuando verifiche con il campionamento delle acque. Per questa ragione, fino a nuovo ordine, i cittadini non dovranno utilizzare l'acqua dei rubinetti. "Ho firmato una lettera all'Arpav per chiedere un campionamento delle acque del lago. Siamo in attesa dei risultati delle analisi di queste ore per la nostra acqua potabile e darò ulteriori notizie", ha dichiarato il primo cittadino su Facebook.

Le cause

L'origine di questa diffusione virale è ancora sconosciuta: può essersi intrufolato sia dalle reti dell'acquedotto ma anche da fonti diverse. Il maltempo di questi giorni con il Lago di Garda arrivato a livelli record per questo periodo può avere creato criticità alla rete fognaria in sofferenza per le piogge di maggio e giugno aumentando le possibilità che questo microrganismo potesse diffondersi alla popolazione. Non trattandosi di un evento raro, abbiamo già documentato i casi di Norovirus che ad aprile colpirono Lombardia e Trentino con tracce scoperte in alcuni campioni negli acquedotti.

Cos'è il Norovirus

Questo virus ha un periodo di incubazione compreso tra 12 e 48 ore con l'infezione che può durare fino a due-tre giorni. "I sintomi sono quelli comuni alle gastroenteriti, e cioè nausea, vomito, soprattutto nei bambini, diarrea acquosa, crampi addominali. In qualche caso si manifesta anche una leggera febbre. La malattia non ha solitamente conseguenze serie, e la maggior parte delle persone guarisce in 1-2 giorni senza complicazioni", spiegano gli esperti dell'Istituto Superiore di Sanità. Per guarire, oltre a contattare il proprio medico che saprò prescrivere il percorso più adatto, bisogna assumere molti liquidi così da compensare la disidratazione causata da vomito e diarrea.

I risultati delle analisi dei tecnici Arpav a Torri del Benàco saranno resi noti non prima di sabato alle ore 12. ​Per evitare ulteriori complicanze "abbiamo super caricato di cloro la rete idrica – fa sapere al Corriere del Veneto il direttore di Ags, Carlo Voi – questo in via cautelare per aumentare al massimo la normale disinfezione delle vasche.

A noi non risultano anomalie nella rete idrica e non sappiamo come si sia sviluppata l’infezione. Non abbiamo evidenza che il norovirus si trovi nell’acqua o come ci possa essere arrivato. Dobbiamo solo attendere l'esito degli esami per capire".

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