“Lesioni, tortura e minacce”. La trans denuncia i vigili di Milano

Il legale della 41enne arrestata a Milano ha presentato denuncia contro i vigili che si vedono nel video diventato virale online

“Lesioni, tortura e minacce”. La trans denuncia i vigili di Milano
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Bruna, la 41enne transessuale protagonista suo malgrado del video dell'arresto diventato virale ha sporto denuncia contro la polizia locale di Milano, dopo aver annunciato di aver intrapreso le vie legali attraverso il suo avvocato. La querela è stata presentata per lesioni aggravate dall'abuso della pubblica funzione e dalla discriminazione, oltre che per tortura e minacce gravi.

La denuncia è stata presentata questa mattina presso la procura di Milano dall'avvocato Debora Piazza, che sta anche mantenendo i rapporti con il consolato brasiliano. Con la denuncia e dopo il referto medico su una "ferita alla testa compatibile con una manganellata", come chiarito dal legale, l'inchiesta aperta dall'aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Giancarla Serafini per lesioni aggravate dall'abuso della pubblica funzione potrà proseguire. In caso di mancata denuncia, infatti, per effetto della riforma Cartabia questo tipo di reato non sarebbe potuto essere esplorato d'ufficio.

Nella sua denuncia, il legale ha contestato anche l'aggravante prevista dall'articolo 604 ter del codice penale, che punisce i reati commessi "con le finalità di discriminazione etnica, razziale e religiosa". Secondo la donna e il suo legale, infatti, gli agenti si sarebbero accaniti su di lei in quanto persona transessuale. Avrebbe, invece, proceduto anche per tortura in quanto, spiega, "venne tenuta chiusa dentro l'auto dei vigili almeno 20 minuti" dopo che per concludere l'arresto le era stato spruzzato lo spray al peperoncino.

Viene reso noto che è prevista per le prossime ore l'iscrizione di tre dei quattro agenti nel registro degli indagati. Il quarto, una donna che era presente sul posto ma che non avrebbe partecipato all'azione, è stato anche difeso dalla stessa 41enne, che nelle sue dichiarazioni ha più volte ripetuto che lei non l'avrebbe trattata male. Alla denuncia è stato allegato un nuovo video, che non sarebbe stato divulgato pubblicamente, in cui sono presenti gli istanti successivi all'ammanettamento.

Sempre stando alla denuncia, l'accusa di minacce gravi riguarda presunte frasi urlate dai vigili prima di raggiungere la transessuale che stava scappando da via Castelbarco a via Sarfatti, ossia, ha spiegato dal legale, espressioni come "ti ammazziamo".

Tuttavia, da parte loro, i vigili hanno fornito una versione diversa, in cui è stata la transessuale a minacciare loro con frasi tipo: "Voi due non arrivate vivi a stasera, io sono pazza". Ora dovranno essere i giudici a procedere e verificare tutte le versioni per arrivare a una verità processuale dei fatti.

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