È militante da quando aveva 15 anni e a 33 è già stato presidente del Municipio 2, vicecommissario cittadino, è consigliere comunale e della Città Metropolitana. Da pochi giorni Samuele Piscina è anche il nuovo segretario provinciale della Lega.
Nel Carroccio c`è più spazio per i giovani rispetto ad altri partiti?
«Chi arriva da più anni di militanza ha avuto una grandissima possibilità di crescere all`interno. Vorrei che i valori di crescita e lavoro fossero rispolverati e portati avanti anche dalle nuove generazioni che spesso hanno tanta voglia e possibilità di emergere ma vogliono correre troppo, e la gavetta è fondamentale. Tanti cambiano casacca facilmente. I giovani possono dare molto al movimento e se fanno gavetta possono avere ruoli come me, come il capogruppo in Comune Alessandro Verri e tanti altri».
Come sono i rapporti con Fratelli d`Italia che è diventato primo partito in Lombardia?
«Sono e rimarranno ottimi, l`importante è che si mantenga un equilibrio e nessuno voglia sovrastare gli altri, non c`è motivo. Lavoriamo insieme come coalizione per portare avanti una politica differente dal Pd sul territorio, più pragmatica e non ideologica. L`obiettivo più importante sarà trovare un candidato sindaco ben prima delle elezioni del 2026, per farlo conoscere pian piano ai milanesi, senza fretta».
Senza cadere nel toto nomi infinito del passato?
«Soprattutto, senza arrivare ai troppi no dell`ultima volta. La rosa alla fine era molto ampia e non è stato neanche scelto un candidato proposto dalla Lega, ha fatto un passo indietro anche se era la prima forza del centrodestra. Vorrei che la prossima volta facessimo tutti un passo di lato, memori dei tanti no che ci sono stati nei confronti di alcuni candidati proposti. Dovremo offrire un`alternativa credibile».
Il primo obiettivo per pesarsi anche a Milano intanto saranno le Europee del 2024. Come vi muoverete per la campagna?
«Intanto apriremo almeno tre sezioni in città, siamo sempre stati federalisti e abbiamo puntato tutto sul decentramento, avere più teste che organizzano le attività sul territorio permette di avere nuove leve e una migliore organizzazione. E alle Europee i milanesi voteranno anche per quello che facciamo in città, quindi creeremo gruppi di lavoro per proporre idee innovative e forniremo a tutti gli eletti, dai Municipi al Comune, un supporto per migliorare la comunicazione ai cittadini, dobbiamo fare emergere il nostro lavoro e i risultati ottenuti».
Prende il posto dell`eurodeputata Silvia Sardone, da commissaria pro tempore aveva appena definito Sala il sindaco «più stangatore d`Italia». Nei prossimi giorni dovrebbe scattare l`aumento di Area C da 5 a 7/7,5 euro. Si poteva evitare?
«Noi proveremo fino all`ultimo a fermare la stangata. Ecopass ai tempi del sindaco Letizia Moratti era una misura ecologista, Area C è un pedaggio per fare cassa e danneggia il commercio del centro storico e anche i residenti nella Cerchia che hanno solo un bonus di ingressi annuali e poi devono pagare per rientrare a casa propria. Sala continua a portare avanti una politica punitiva nei confronti delle auto e a tassare cittadini per progetti inutili».
Ad esempio?
«La pericolosa ciclabile di viale Monza. O un milione di investimento per l`integrazione dei rom che non ne hanno la minima intenzione. E sta rendendo Milano sempre più esclusiva, per ricchi. Il caro affitti? Proclama housing sociale a parole ma nei fatti ha approvato due o tre progetti dal 2019 ad oggi».
Martedì Sala inaugurerà con il ministro Salvini il prolungamento della M4 fino a San Babila. Ma arriva con anni di ritardo e mezza città sarà bloccata fino a fine 2024 per i lavori fino a San Cristoforo. É preoccupato?
«Sala continua a tagliare i nastri delle opere avviate dal centrodestra, il progetto M4 è un grande successo della giunta Moratti. Quando finì il mandato eravamo all`inizio dei lavori poi prima con il sindaco Pisapia e poi con Sala si sono raggiunti ritardi folli, c`è stata una carenza di gestione dei cantieri. Adesso il sindaco deve assolutamente correre per arrivare al capolinea. Ma mi preoccupa ancora di più che manchi una visione del futuro sulla mobilità».
Cosa intende?
«Mi risulta che Sala non abbia alcuna intenzione di sviluppare il progetto della nuova linea M6. Il governo ha stanziato i fondi Pnrr per la progettazione preliminare ma il sindaco non vuole realizzarla, sostiene che non sia sostenibile».
Dopodomani si riunirà anche il tavolo con i tassisti, pensa che
«È importante tutelare i tassisti, le licenze sono anche il loro Tfr. Sicuramente c`è bisogno di taxi ma va trovato un equilibrio ascoltando le parti in causa».
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