Per la prima volta non si è presentata lasciando i suoi fedeli con l'amaro in bocca: la santona Gisella Cardia ha preferito non tirare troppo la corda evitando la scomunica definitiva da parte del vescovo. Ogni tre del mese i fedeli si radunano in preghiera sulla collina di Trevignano, località alle porte di Roma: loro oggi c'erano ma la protagonista no. Evidentemente non se l'è sentita dopo la condanna per bancarotta fraudolenta ma soprattutto il divieto della Chiesa per le (finte) apparizioni della Madonna che vedrebbe soltanto lei e con la quale sarebbe in contatto.
Il testo prima della preghiera
"La Signora Gisella Cardia non sarà presente alla preghiera del 3 aprile 2024 per dimostrare fattivamente la sua comunione con la Chiesa cattolica - recita un testo letto da alcuni dei fedelissimi prima della consueta preghiera mensile che è comunque andata avanti senza la presenza di Cardia - Così facendo, infatti, auspica di poter aprire un nuovo dialogo con il vescovo. Chiede pertanto a tutti i fedeli di accompagnare questo delicato momento con la preghiera significando che il suo cammino non si ferma ma al contrario continua in obbedienza alla voce dello Spirito che invita a un tempo di silenzio e di preghiera". Insomma, la santona crede ancora di poter convincere il vescovo di Civita Castellana, monsignor Marco Salvi, che le ha già vietato i raduni sulla collina, sulla bontà di ciò che vede.
Il racconto dei fedeli
Gisella e il marito, quindi, non hanno voluto dare nell'occhio: resta da capire cosa potrà accadere il prossimo 3 maggio ma è ancora prematuro. ”È stato chiesto espressamente a Cardia di evitare di frequentare la collina dei miracoli almeno per qualche tempo", hanno raccontato alcuni suoi seguaci al Corriere. Tutto ciò per "far placare un po' il clamore, e poi si vedrà...". Il vescovo era già intervenuto, indignato, sulla vicenda richiamando tutti i fedeli a non radunarsi ai ritrovi mensili. Nonostante l'ammonimento, oggi erano presenti alcune persone che speravano nel "mircolo" di vedere la santona.
La diffida dell'amministrazione
Stufa di una situazione che va avanti ormai da troppo tempo, anche l'Amministrazione Comunale di Trevignano ha preso una decisione ufficiale diffidando l'assocazione "La Madonna di Trevignano" e i proprietari dell'area in questione di organizzare i raduni mensili sulla collina "che così come hanno rimosso le opere abusive, dovranno interrompere ogni attività non idonea alla destinazione prevista". Dopo alcuni sopralluoghi e accertamenti, la Polizia Locale e il responsabile dell'Ufficio Tecnico comunale hanno effettuato "le ulteriori necessarie verifiche di sopralluogo durante la ricorrente iniziativa svolta ogni 3 del mese sul terreno di proprietà dell'Associazione "La Madonna di Trevignano ets onlus" finalizzate alle ulteriori iniziative amministrative da intraprendere per il ripristino della legalità".
Cosa significa? L'area è stata modificata in zona agricola, motivo per il quale non può esserci nessun maggiore carico urbanistico che non sia espressamente autorizzato.
Di conseguenza, non risulta idonea la presenza di tanta gente ogni tre del mese e "gli uffici procederanno nel brevissimo tempo nel diffidare l'associazione e i proprietari dell'area in questione, che così come hanno rimosso le opere abusive, dovranno interrompere ogni attività non idonea alla destinazione prevista".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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