“Migliaia di biglietti irregolari”. L’esposto del 2015 sulla funivia del Mottarone

Secondo quanto affermato dall'ex comandante dei vigili di Stresa, ci sarebbe un occultamento di entrate di circa 24 mila euro l'anno

“Migliaia di biglietti irregolari”. L’esposto del 2015 sulla funivia del Mottarone
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"Da quando il concessionario ‘Ferrovie del Mottarone spa’ ha ripreso la gestione dell'impianto, 13-14 anni fa, su affidamento della Provincia del Verbano Cusio Ossola, sarebbero stati rilasciati migliaia di biglietti all'anno, prevalentemente a gruppi e coppie, in contabilità separata": questo uno dei passaggi dell’esposto presentato alla Procura di Torino tra novembre e dicembre 2015 da Alfredo Macrì Del Giudice, ex comandante dei vigili di Stresa e all'epoca consigliere comunale di minoranza. L’esposto in questione fa parte del fascicolo processuale per la strage del Mottarone del 23 maggio 2021 in cui morirono quattordici persone tra cui due bambini.

L’esposto sulla funivia del Mottarone

Secondo quanto riportato nell’esposto, se dichiarati ed emessi regolarmente quei biglietti avrebbero fatto crescere il numero dei passeggeri trasportati annualmente di circa 20 mila unità. “Il che porterebbe a dedurre, qualora ciò rispondesse al vero che, calcolando il prezzo medio di ogni viaggiatore il 12 euro cadauno, ci sarebbe un occultamento di entrate di circa 24.000 euro l'anno”, si legge ancora. L’ex comandante della polizia municipale di Stresa ha sottolineato che dopo il suo esposto non ha ricevuto alcun tipo di chiamata da parte della Procura di Torino. Fu proprio Alfredo Macrì Del Giudice a inviare alla magistratura torinese una serie di puntualizzazioni sulla sicurezza e sulla gestione della funivia del Mottarone, accendendo i riflettori sull’utilizzo dei forchettoni, senza dimenticare la gara d’appalto per la revisione generale dell’impianto.

Sulla base di questo esposto fu aperto un fascicolo per l’ipotesi di reato di turbata libertà degli incanti, senza però sviluppi significativi. Il consigliere comunale di minoranza è anche tornato su quel 23 maggio 2021, giorno del drammatico disastro:"Ho provato un grande dolore quel giorno quando ho sentito le sirene, come uomo, cittadino e come ex comandante della polizia municipale ed ex consigliere comunale". Alfredo Macrì Del Giudice ha poi tenuto a precisare: "Quando fui intervistato dalla trasmissione televisiva Report di Raitre non dissi niente sulle cose che avevo segnalato alla magistratura. Lo feci per rispetto delle indagini". Ricordiamo che pochi giorni fa per la strage del Mottarone la Procura di Verbania ha inviato l'avviso di conclusione delle indagini ai coinvolti nell'inchiesta: tra società e persone fisiche, otto indagati verso il processo.

Le accuse contestate a vario titolo sono attentato alla sicurezza dei trasporti, rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, disastro colposo, omicidio plurimo colposo, lesioni colpose gravissime.

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