13.34: tornano i cartelli che qualificano come "agenti sionisti" la senatrice a vita, il ministro della Difesa e i giornalisti sgraditi, come Francesco Giubilei del Giornale.
13.45: in corso Venezia, uno schieramento di antagonisti fronteggia gli spezzoni del corteo della sinistra ufficiale e dell'Anpi e scandisce slogan contro Israele: "Fuori i sionisti dalla Palestina"
14.00: in corso Venezia, i nutriti gruppi della Brigata ebraica e della Comunità sono pronti a entrare nel corteo. Con loro Lele Fiano e Lia Quartapelle del Pd, Mariastella Gelmini di Noi moderati, Benedetto Della Vedova di Più Europa, Daniele Nahum di Azione. L'omaggio di Roberto Cenati, a lungo presidente dell'ANPI Milano, accolto con un abbraccio da Walker Meghnagi, presidente della Comunità e dal presidente del Memoriale della Shoah Roberto Jarach. In corso Venezia, all'altezza di via Palestro, gli antagonisti trattano con l'Anpi sulla loro presenza alla testa del corteo. A controllare il tutto, un'ingente presenza di forze dell'ordine.
14.41: tensione all'ingresso della Brigata ebraica nel corteo. Lo striscione (che ricorda i soldati sionisti che liberarono l'Italia) è stato accolto da insulti e grida da drappelli di antagonisti e militanti dell'estrema sinistra. Le forze dell'ordine, con l'ausilio di un servizio d'ordine dei City Angela, per ora sono riusciti a evitare contatti e scontri fisici.
14.49: la comunità Ucraina partecipa in forze al corteo con uno striscione che recita: "Ora e sempre la democrazia si difende". Un cartello ricorda il sacrificio dei soldati ucraini e bielorussi. Lo spezzone ucraino e quello ebraico si sono inseriti nel corteo fra i Conuni e l'ANPI, per evitare contatti con collettivi e gruppi estremisti.

14.58: i gruppi della Brigata ebraica e della comunità ebraica hanno superato indenni la strettoia di San Babila, dove tradizionalmente si appostavano i contestatori più aggressivi. A proteggere la Brigata, giunta ormai in corso Matteotti, tre cordoni del servizio d'ordine dei City angels.
15.38: circa mille persone hanno partecipato al corteo sotto le insegne della Brigata ebraica e della Comunità ebraica. Prima di entrare in piazza Duomo, lo spezzone si è sciolto per ragioni di sicurezza e i partecipanti sono entrati in piazza, protetti da forze dell'ordine, senza bandiere e insegne, accolti da isolate contestazioni ma anche da qualche applauso. Gli ucraini sono arrivati in Duomo. Adesso la manifestazione attende i discorsi ufficiali, tra i quali è previsto un intervento del sindaco, Giuseppe Sala, del segretario della Cgil Maurizio Landini e del presidente dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo.
15.53: Garavaglia (Partigiani cristiani): è stato un decreto di De Gasperi a istituire la festa nazionale del 25 aprile". Garavaglia ricorda "i tanti sacerdoti, oltre 100, uccisi dai nazifascisti" e i religiosi che hanno contribuito alla Resistenza aiutando molti ebrei a sfuggire ai rastrellamenti.
15.59: Luca Aniasi (Fiap): "La Resistenza aveva tutti i colori della democrazia". E ricorda i caduti delle formazioni di Giustizia e libertà e il sacrificio "silenzioso e spesso dimenticato" dei giovani soldati alleati.
16.25: "Bisogna essere cittadini e partigiani". Il sindaco di Milano Sala interviene e attacca i sovranisti: "I patrioti di Che patria parlano?". Il sindaco cita Papa Francesco e ripete le parole che il Pontefice disse a Lampedusa. E aggiunge: "Aveva ragione sulla guerra mondiale a pezzi". Sala parla della "aggressione russa contro l'Ucraina" e della "tragedia di Gaza". "Le democrazie europee sono sotto attacco dall'interno".
16.32: Tre file di transenne in piazza Duomo separano il palco degli oratori dalla platea dei partecipanti alla manifestazione, per evitare che - come accaduto lo scorso anno - i pro Pal premessero dalla prima fila per contestare gli interventi. Stavolta le prime file in Duomo sono occupate dai manifestanti e non dai militanti dei gruppi antagonisti.

16.38: Interviene il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. "Perché ci sia la libertà e la democrazia abbiamo bisogno della pace". Ma contraddice le premesse, avendo affermato che sono gli antifascisti ad "aver dato democrazia e libertà all'Italia, mettendosi insieme". Landini chiede un applauso per il presidente Mattarella e cita Bergoglio: "Ho avuto la fortuna di poter incontrare Papa Francesco - dice - Ricordo ancora le sue parole che partirono dalla necessità di valorizzare il lavoro". E menziona il suo appello al sindacato: "Dovete fare rumore, ci disse". Landini cita ancora Bergoglio, "ha continuato ad andare controcorrente", a parlare di disarmo e di pace, "che si costruisce con la politica e la diplomazia".
16.45: Chiude Gianfranco Pagliarulo (presidente dell'Anpi) che torna ad attaccare il governo per l'appello alla "sobrietà". Cita un caso di una panettiera di Ascoli Piceno che sarebbe stata identificata per un cartello inneggiante al 25 aprile, a suo avviso per effetto del Decreto sicurezza. "Caro ministro Piantedosi datti una regolata".
17.07: Mentre in piazza Duomo gli interventi sono già conclusi, le retrovie del corteo stanno ancora giungendo in piazza.
I Carc intonano cori contro là premier Giorgia Meloni e la la segretaria del Pd Elly Schlein. Poco dietro ha appena superato piazza Scala lo spezzone del Pd e dei Giovani democratici, con uno striscione polemico contro il governo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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