I punti chiave
La procura di Roma ha avviato un’indagine per la morte sospetta di un bambino di 4 anni. Il piccolo, che viveva in una casa famiglia della Capitale insieme alla madre, il giorno precedente era stato soccorso al reparto di pediatria dell’ospedale Umberto I perché aveva febbre e nausea. I medici gli avevano diagnosticato la scarlattina e lo avevano dimesso con una cura da effettuare nella propria abitazione. La mattina dopo, però, il bambino, mentre giocava, si è improvvisamente accasciato a terra ed è morto.
L’indagine
Gli inquirenti sono al lavoro, dopo la denuncia della madre, per verificare se questo decesso improvviso poteva essere evitato e se si tratta di un caso di malasanità. Il fascicolo aperto dai giudici della procura di Roma è per omicidio colposo. Adesso i medici legali dovranno effettuare l’autopsia per scoprire il reale motivo della morte del bambino di 4 anni.
La vicenda
L’episodio è accaduto alcuni giorni fa. Come riporta il quotidiano la Repubblica, il piccolo si è cominciato a sentire male il primo giugno. Dato che il figlio aveva la febbre alta e i vomiti, la madre ha chiesto ai responsabili della casa famiglia di trasportare il bambino al pronto soccorso. Dalle indagini effettuate dai pediatri è subito emerso che si trattava di scarlattina. Dopo avergli somministrato un antipiretico i sanitari hanno deciso di dimettere il piccolo, che intanto sembrava stare meglio, con una prescrizione medica da eseguire a casa.
Il decesso
La madre, non avendo mezzi di locomozione a disposizione, ha chiesto a un familiare di acquistare la medicina in farmacia, ma il parente era disponibile a consegnarle i farmaci solo la mattina successiva. La donna non si è preoccupata più di tanto essendo stata rassicurata dai medici dell’ospedale e ha acconsentito. Il giorno dopo, poco prima che arrivasse il familiare con le medicine, il bambino stava giocando in piena serenità. Febbre e nausea erano passate ma, all’improvviso, è caduto a terra esanime.
A nulla sono serviti i tentativi di soccorrerlo, il piccolo era già morto. Ora saranno i giudici della procura a stabilire, tra una sessantina di giorni, se ci sono delle colpe o meno da parte dello staff sanitario che ha visitato il bambino il giorno precedente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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