Per l’ennesima volta la Linea 1 della metropolitana di Napoli torna a fermarsi. Questa volta, però, nessun problema tecnico o collaudo, bensì un furto di cavi avvenuto fra le stazioni di Chiaiano e Frullone. L’ANM (Azienda Napoletana Mobilità) si è vista costretta a interrompere la linea tra Piscinola e i Colli Aminei che viene quotidianamente utilizzata da migliaia di campani. La linea ha continuato le sue corse nella tratta tra i Colli Aminei-Garibaldi.
Caos in metropolitana
Venerdì mattina migliaia di napoletani che quotidianamente utilizzano i mezzi pubblici si sono trovati nel caos più totale. La circolazione pubblica è andata completamente in tilt facendo arrivare moltissime persone tardi a lavoro. Sui social migliaia di persone si sono lamentate dei disservizi della città governata dal Partito Democratico. “Come si fa a bloccare un’intera città per due fili di rame - lamenta una signora su Facebook - oggi in metropolitana assieme a me c’erano almeno duecento persone, come poteva non esserci un alternativa? Moltissimi ragazzi o sono arrivati tardi a scuola o non ci sono proprio arrivati, gli adulti invece hanno fatto fatica a raggiungere il posto di lavoro, anche tramite il taci”.
Sempre più furti di rame a Napoli
Nella città partenopea i furti di rame stanno diventando purtroppo sempre più frequenti. Stavolta sono stati rubati i cavi in rame tra le stazioni di Chiaiano e Frullone, ma nelle scorse settimane ci sono stati tantissimi furti anche nei cimiteri. Ad essere presi di mira dai ladri in quel caso erano stati i vasi. I ladri prediligono rubare le urne perché da essi si riesce a ricavare con estrema facilità l’ottone, il rame e il bronzo. Questi tre materiali se rivenduti in grande quantità fruttano un consistente guadagno. Basti pensare che il rame costa in media cinque euro al chilo.
Il valore del metallo è così alto - nonostante sia uno dei materiali più poveri - perché la sua produzione è cresciuta molto meno rispetto a quella degli altri metalli. Rubare e rivendere rame è un reato molto grave che viene sanzionato dalla legge italiana. Chi lo compra rischia multe fino a diecimila euro, chi lo vende tre anni di reclusione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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