Per una volta sembra proprio che i napoletani abbiano messo da parte la scaramanzia. Miracoli del calcio. Eh sì, perché in città si pronuncia non più sommessamente la parola scudetto. Del resto 19 punti di vantaggio sulla seconda in classifica (attualmente la Lazio) a 11 partite dalla fine del campionato è un bottino che dà sicurezza. A meno di un clamoroso tracollo degli azzurri, tutto lascia pensare che la squadra guidata da mister Spalletti riuscirà a conquistare lo scudetto. Il terzo della storia del Napoli dopo i primi due vinti durante l’epoca-Maradona.
Epoca che ancora oggi è ricordata con emozione e una certa nostalgia dai tifosi che molto hanno sofferto, calcisticamente parlando, dopo l’addio del Pibe de Oro. Molti ricordano quel periodo a cavallo tra fine anni ’80 e inizio ’90. Non i più giovani. Chi è nato dopo il 1992 ha solo sentito parlare di quell’epica cavalcata e non ha mai visto giocare Maradona nel Napoli. Questi ragazzi ora potrebbero avere l’opportunità di gioire per un evento calcistico che in città assume un significato che va oltre lo sport.
Scudetto, dicevamo, non è più parola proibita per i partenopei. Tanto che già ci si sta preparando alla festa. In vari quartieri le persone si stanno mobilitando per il grande appuntamento. Nelle strade e nei vicoli la gioia per l’impresa che sta per essere compiuta la si può già assaporare: bandiere, festoni, immagini dei calciatori azzurri hanno fatto la loro comparsa. L’azzurro della squadra e il verde, il bianco e il rosso del Tricolore la fanno da padroni.
Per capire cosa sta accadendo in questi giorni in città basta recarsi alla rivendita di biglietti "Eventi e momenti Napoli" situata in Corso Vittorio Emanuele, nei pressi dalla metropolitana di Mergellina. Flora, la titolare e tifossissima degli azzurri, racconta: "Quando vengono messi in vendita i biglietti delle partite le persone vengono qui anche alle 6.30 del mattino. E stanno in fila per ore". Prima non era così. Prova concreta dell’entusiasmo alle stelle. Ma tutto si sopporta per vedere giocare gli azzurri. "In verità - continua Flora - è più il desiderio da parte dei più piccoli. Sono loro che spingono i genitori ad andare allo stadio. Si sta formando un’altra generazione di tifosi".
Già ora ci sono persone che vorrebbero comprare i biglietti per l’ultima partita di campionato al "Maradona". "La città merita questa soddisfazione", afferma ancora Flora. A fianco del locale è situata una tabaccheria dove si possono effettuare scommesse. Qui un tifoso ci racconta di aver avuto fiducia nella squadra azzurra tanto da aver fatto una giocata di 35 euro, lo scorso agosto, sul Napoli campione. Quota 10: ciò significa che lo scudetto frutterà allo scommettitore 350 euro. Una cifra che non cambia la vita ma che permette di coprire qualche spesa.
Via Generale Camillo Cucca, vicoletto situato a pochi passi dalla Villa comunale, è stata praticamente tutta colorata d’azzurro. Entusiamo alle stelle. La voglia di festeggiare è forte. In realtà è un po’ in tutta Napoli che sta salendo la passione. Sono sempre più numerose le finestre di abitazioni dove vengono esposte le bandiere.
Piazza Mercato, cuore di Napoli, stranamente è vuota. Pochi i simboli azzurri. Ma basta inoltrarsi nei vicoli della zona per respirare un’altra aria. Via Lavinaio è completamente vestita a festa: festoni, bandiere azzurre e quelle con il volto di Maradona avvolgono la stradina. "In Piazza Mercato si sta facendo una colletta per colorare il quartiere. È una cosa buona in generale perché così ci sarà anche più affluenza di persone con riflessi positivi per il commercio", spiegano dal negozio "Fratelli Romanino".
Più ci si addentra nel vicolo e più il clima di festa diventa forte. "Sono emozionata. I primi due scudetti li ricordo poco perché ero piccola", ricorda la signora Carmela che gestisce un negozio in zona. "Quest’anno – evidenzia- sarà festa grande. Festa di tutta Napoli". Carmela, con grande ottimismo si spinge oltre: "Se il Napoli vince anche la Champions League sarà incredibile. Si prevede una festa anche più grande rispetto a quella per la conquista dello scudetto".
Il signor Luigi, che ha un negozio nelle vicinanze, è quasi commosso pensando allo scudetto: "Dopo decenni possiamo tornare al vertice del calcio italiano. È una gioia indescrivibile". Intorno a lui altre persone ascoltano e annuiscono. Luigi continua il suo racconto spiegando che il Napoli di quest’anno "è uno spettacolo. Mi sta regalando emozioni fortissime. Un po’ come quelle che ho provato quando ho incontrato per la prima volta quella che sarebbe divenuta mia moglie".
Il viaggio nella Napoli che si sta preparando alla festa scudetto continua. Negli ultimi giorni in Salita Paradiso, vicino al presidio ospedaliero dei Pellegrini, decine di bandiere azzurre fanno da sfondo a una scalinata sui cui è stato dipinto un grande scudetto. Ma la colorazione delle scale, e in generale quella di altre porzioni di strade, non è gradita da tutti.
Il cammino prosegue nei Quartieri Spagnoli, attualmente conosciuti anche per il murale di Maradona. Tantissime le persone che vengono qui per ammirare l’opera. Per lo più, come ci spiega una persona della zona, sono turisti. L’atmosfera non sembra diversa da quella degli altri giorni. I visitatori scattano foto, si intrattengono e parlano tra loro. Neanche la pioggerellina che cade sulla città scoraggia i curiosi.
Ma c’è una clamorosa notizia.
Secondo quanto ci viene raccontato, la vera festa non si farà alla conquista matematica dello scudetto ma solo all’ultima giornata di campionato. Ma sarà vero?Il sogno a questo punto è l’accoppiata con la Champions League. Una impresa non facile ma neanche impossibile. I tifosi ci sperano. E sono pronti alla doppia festa.
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