Napoli, al Vomero verde a rischio

L’allarme è stato lanciato da Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari. Il rischio per gli antichi platani del Vomero

Napoli, al Vomero verde a rischio
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Intervenire subito per evitare che gli antichi e imponenti platani del Vomero, quartiere collinare di Napoli, possano fare una brutta fine. A svantaggio anche dei cittadini. L’allarme è stato lanciato da Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari ed ex presidente della Circoscrizione Vomero, dopo aver constatato quello che ha definito essere lo stato d'incuria e d'abbandono nel quale versa il patrimonio verde dell’area. Una situazione difficile a cui si aggiunge la recente chiusura del parco Mascagna. Capodanno non ci sta e ha deciso di scendere in campo lanciando un apposito comitato a tutela e salvaguardia degli platani di quella suggestiva zona della città partenopea piantati, come ha ricordato in una nota, all'atto della nascita del "Nuovo Rione", voluto dalla legge per il Risanamento di Napoli nel 1885.

"Buon ultimo nei giorni scorsi è stato abbattuto un altro platano, posto in via Cimarosa, nei pressi dell'incrocio con via Aniello Falcone. A terra, in un recinto provvisorio realizzato intorno alla ceppaia, giace ancora il tronco fatto a pezzi, con l'auspicio che, dopo le tante segnalazioni, rimaste a tutt'oggi lettera morta, in tempi rapidi si proceda finalmente alla rimozione, liberando così il marciapiede e il tratto di carreggiata interessato ", ha affermato Capodanno aggiungendo, poi, che "non finisce qui" perché girando per le strade del quartiere collinare "si osservano diverse essenze arboree morte o afflitte da problemi". Secondo il presidente del Comitato Valori collinari "sarebbe auspicabile che al riguardo venissero condotte indagini approfondite per comprendere le ragioni dello stato nel quale si trovano le suddette alberature stradali. Eventi, quelle delle morti delle alberature stradali, che nell'area collinare si stanno ripetendo con eccessiva frequenza e che destano non pochi dubbi e perplessità sulle cause che potrebbero determinare la scomparsa degli alberi". Tutto ciò, evidenzia Capodanno, ha come risultato quello di "un graduale quanto costante depauperamento anche dei platani secolari, alberature che rappresentano da sempre un filtro naturale, dal momento che notoriamente, attraverso il processo della fotosintesi, trasformano l'acqua e l'anidride carbonica in ossigeno, utilizzando l'energia proveniente dai raggi solari che colpiscono le foglie".

Il presidente del Comitato Valori collinari ha anche evidenziato che gli alberi offrono diversi vantaggi come "ombra e refrigerio ai passanti, particolarmente graditi in questi giorni di caldo africano". "Certo è prioritario- ha aggiunto-, da parte degli uffici competenti, effettuare tutte le verifiche e gli interventi del caso per salvaguardare l’incolumità dei passanti. Va però rimarcato che, se si fosse proceduto alla costante quanto necessaria manutenzione, anche con le opportune e cadenzate operazioni di potatura, monitorando e curando i platani malati, afflitti da diverse patologie tra le quali il ben noto cancro colorato, molte delle alberature abbattute potevano presumibilmente essere salvate".

Per Capodanno "ulteriori danni sono causati, anche nella corrente stagione, dal tingide del platano, l'insetto che, durante il periodo estivo, si localizza nella pagina inferiore delle foglie da cui sottrae linfa e clorofilla. Ciò causa una decolorazione tipica delle foglie, che successivamente ingialliscono, disseccano e cadono in anticipo". Il presidente del Comitato Valori collinari ha sottolineato che si tratta di "un problema ben noto, che al Vomero si ripresenta puntualmente da lustri, senza che si adottino le misure atte per debellarlo".

Inoltre Capodanno ha aggiunto che "molte di queste alberature non vengono potate con la costanza e nei tempi prescritti, raggiungendo altezze tra i 15 e i 20 metri, con conseguenze immaginabili specialmente quando, durante le giornate ventose, rami e tronchi vengono sottoposti a sollecitazioni trasversali di notevole intensità". In chiusura il presidente del Comitato Valori collinari ha spiegato che si assiste in questo territorio "a uno stato di degrado del già scarno patrimonio arboreo, con numerose fonti d’albero vuote o con la sola ceppaia e con una situazione complessiva di precarietà e di abbandono".

Per questo il presidente del Comitato Valori collinari sollecita "ancora una volta il servizio verde del Comune di Napoli a intervenire in tempi rapidi con gli opportuni e non più differibili provvedimenti, anche utilizzando le provvidenze economiche messe a disposizione di per le nuove piantumazioni da realizzare in città".

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