I pacifisti contro gli alpini: "Massacratori, no ai campi scuola"

A Lecco la protesta dell’Assemblea permanente contro le guerre: “No all'indottrinamento militare, sono portatori di abusi e sofferenze in ogni conflitto”

I pacifisti contro gli alpini: "Massacratori, no ai campi scuola"
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Gli alpini sono “massacratori” e “portatori di abusi e sofferenze in ogni conflitto”. E di mezzo c’è ovviamente anche il fascismo. Questo l’ultimo delirio pacifista registrato a Vercurago, in provincia di Lecco, dove lo scorso 28 febbraio si è tenuta la presentazione dei “Campi scuola degli alpini”: campi estivi per bambini e bambine dai 9 ai 13 anni organizzati dalla locale Associazione Nazionale degli Alpini (ANA). Apriti cielo: per l’”Assemblea permanente contro le guerre” i “guerrafondai” vanno fermati.

Nel mirino dell’associazione il presunto “indottrinamento militare dei bambini”. Difficile capire il riferimento, considerando che sono state presentate attività come le escursioni in montagna e le nottate in tenda, mirate ovviamente alla valorizzazione del gruppo e della coesione, nonché al rispetto verso gli altri. Ma per i soliti soloni pacifisti non è così, anzi: “Gli alpini non sono educatori, ma un corpo dell’esercito, addestrato secondo i principi militari, gli stessi che nel loro campo estivo vogliono trasmettere ai bambini. E che altro potrebbero insegnare dei militari che sia nel passato sia nel presente hanno contribuito ad imporre il dominio dello Stato con ogni mezzo necessario, compreso lo sterminio delle popolazioni civili...”.

Come evidenziato in precedenza, l’ossessione per il fascismo riguarda anche gli alpini.

Secondo quanto sostenuto nel volantino distribuito, l’”Assemblea permanente contro le guerre” non vuole dimenticare che “il corpo degli Alpini ha fatto anche parte dell’esercito nazifascista e per quest’ultimo ha combattuto anche nella campagna di invasione della Russia: ripulirsi la faccia con il volontariato non cancella il sangue versato in oltre 150 anni di storia, né fa dimenticare il loro impiego nelle guerre degli ultimi anni (Afghanistan, Libano, Iraq) e nella militarizzazione delle città italiane”.

Insomma, per i pacifisti un semplice campo scuola farebbe parte di un presunto maxi-progetto di abituare e preparare i bambini a un futuro fatto di “guerra, atrocità e massacri”. Il nadir del buonsenso.

Manifesto contro gli alpini
Il manifesto riportato da Il Rovescio

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