Torino, presa la banda delle "monetine": ecco il trucco dei loro furti

La banda è riuscita a mettere a segno almeno 80 colpi accertati, spesso e volentieri ai danni di signore anziane

Torino, presa la banda delle "monetine": ecco il trucco dei loro furti

Dopo quasi ottanta colpi messi a segno, è stata finalmente fermata la cosiddetta banda delle "monetine", che da tempo a Torino prendeva di mira donne anziane e sole per derubarle con l'inganno. Fondamentale l'operazione dei carabinieri della compagnia di Susa, i quali, grazie a un accurato lavoro di indagine, sono riusciti a risalire ai membri del gruppo criminale.

Le dinamiche

Almeno ottanta i colpi accertati che sono stati messi a segno dalla banda. Il gruppo, composto da cittadini sudamericani, prendeva principalmente di mira signore anziane, ritenute più facili da raggirare. Le vittime venivano individuate dinanzi ai supermercati, o ai cimiteri. Individuato l'obiettivo, un componente del gruppo si avvicinava e lanciava a terra una monetina. Poi, la domanda: "Signora, è sua questa moneta?".

Erano sufficienti pochi secondi. Distratta dalla domanda, la donna si voltava verso il suo interlocutore, o si chinava per raccogliere la moneta, e a quel punto interveniva un complice che le portava via la borsa.

In questo modo, la banda criminale è riuscita a mettere insieme, fra beni e contanti, una cifra che si aggira intorno ai 400mila euro. Non era tralasciato nulla di ciò che veniva trovato nelle borse delle vittime: cellulari, denaro contante e bancomat, svuotati con gran rapidità.

Le indagini

Le numerose segnalazioni hanno portato alle indagini da parte dei carabinieri. L'attività investigativa è cominciata nel settembre 2021 e per tutto questo tempo sono state raccolte informazioni e prove utili a incastrare la banda.

Secondo quanto si apprende, sono stati già stati effettuati dieci arresti in flagranza di reato. Non solo. Come disposto dal gip del tribunale di Torino, nel corso della mattinata di mercoledì 26 aprile i carabinieri della compagnia di Susa hanno dato esecuzione a un provvedimento di custodia cautelare nei confronti di otto persone, tutte di nazionalità peruviana. Nello specifico, due soggetti sono stati trasferiti in carcere, uno si trova ora ristretto agli arresti domiciliari, mentre cinque devono rispettare l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Nei confronti dei membri della banda sono scattate, a vario titolo, le accuse di furto aggravato, ricettazione e utilizzo fraudolento di carte di pagamento.

Gli inquirenti hanno

inoltre provveduto al sequestro di beni per un valore di circa 300mila euro, oltre a 100mila euro in contanti. Molta della refurtiva si trovava occultata nelle case di alcuni anziani non al corrente dei fatti.

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