Presi i vandali no vax. Piantedosi: "Concreta risposta dello Stato"

Le indagini delle forze dell'ordine hanno consentito di individuare due soggetti, presunti autori delle frasi no vax apparse a Ravenna sulle pareti esterne delle sedi di Cgil, Cisl e Uil che accostavano i sindacalisti al nazismo. Il ministro Piantedosi:"Una concreta risposta dello Stato a tutela delle organizzazioni sindacali"

Le frasi no vax all'esterno della sede della Uil di Ravenna, apparse il mese scorso
Le frasi no vax all'esterno della sede della Uil di Ravenna, apparse il mese scorso

Le forze dell'ordine stanno ancora indagando, ma il cerchio sembrerebbe ormai pronto a chiudersi. E sarebbero due gli autori del "raid vandalico" concretizzatosi il mese scorso a Ravenna, con la scoperta di frasi no vax sui muri delle sezioni locali di Cgil, Cisl e Uil. Lo riportano i media locali, facendo il punto della situazione su un caso che proprio nelle scorse ore sembra aver fatto registrare novità importanti. Partendo dalle perquisizioni disposte dall'autorità giudiziaria ed effettuate proprio ieri dai poliziotti nelle abitazioni dei due indagati, che hanno portato al sequestro di diversi dispositivi informatici potenzialmente utili per ottenere ulteriori indizi.

L’attività d’indagine, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Cristina D’Aniello e svolta dalla polizia di Stato, ha permesso (anche grazie alle immagini recuperate dai numerosi impianti di videosorveglianza presenti nella zona) di ricostruire lo svolgimento dei fatti di quella notte, riuscendo ad individuare i soggetti verosimilmente coinvolti nelle azioni di imbrattamento e minaccia. Arrivando sino alle scritte di colore rosso vergate sulle pareti esterne che accusavano i sindacati di “nazismo” poiché asseritamente schierati a sostegno della cosiddetta “dittatura sanitaria” (intesa come l’insieme delle misure governative adottate per fronteggiare l’emergenza pandemica da Covid 19). Gli sfregi effettuati con bomboletta rivendicavano a loro dire la difesa di diritti e libertà dei cittadini e nei paraggi furono ritrovate anche locandine in cui si personalizzava la campagna antisindacale contro i rispettivi segretari nazionali, con simbologia chiaramente riconducibile all’area no vax.

Secondo gli inquirenti, i due sospettati si sarebbero mossi in bicicletta nella notte fra il 13 e il 14 ottobre scorsi, spostandosi da una sede sindacale all'altra dopo aver precedentemente pianificato gli obbiettivi da "colpire". Indossavano capi d'abbigliamento di colore scuro nel tentativo di confondersi con il buio e rendersi meno riconoscibili e per quel che concerne l'organizzazione delle azioni, uno dei due imbrattava la parete con simboli no vax mentre l'altro faceva da palo. In attesa quindi di ulteriori sviluppi che a questo punto dovrebbero concretizzarsi a breve, anche il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha espresso soddisfazione per l'operazione.

"Un'immediata e concreta risposta dello Stato a tutela delle organizzazioni sindacali, fondamentale presidio di libertà su tutto il territorio nazionale ccorre - il suo commento, in una nota diffusa dal Viminale - garantire il libero esercizio dell’attività sindacale, indispensabile per assicurare una adeguata rappresentanza delle più delicate questioni che interessano lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese".

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