"Siete nazisti". L'attacco-choc dei no vax a sindacalisti e sanitari

Dopo Piacenza e Modena, anche a Ravenna sono tornati gli anti-vaccinisti: le sedi della Uil e dell'Opi sono state vandalizzate con frasi-choc che attaccano sindacalisti, infermieri e medici. Tarlazzi (Uil):"Attacchi odiosi che non ci intimidiscono"

Le frasi no vax all'esterno della sede della Uil di Ravenna
Le frasi no vax all'esterno della sede della Uil di Ravenna

Due atti vandalici nel giro di sole ventiquattr'ore, prendendo di mira la sede di una delle tre principali sigle sindacali e quella dell'ordine professionali dei medici e degli infermieri. E in entrambi i casi, la presenza della firma che non lascia spazio a dubbi: la "w" marchiata, simbolo degli antivaccinisti. Dopo Piacenza e Modena, l'ultima città ad essere stata colpita dal "ritorno" dei no vax è stata Ravenna, per un'azione che sembra confermare come il movimento stia tornando a colpire con azioni del genere in tutta l'Emilia Romagna prendendosela soprattutto con sindacalisti e sanitari. Nelle scorse ore sono infatti comparse frasi-choc sulla facciata esterna dell'Ordine delle professioni infermieristiche, vergate da mano ignota con vernice rossa.

"Scienza imposta, dittatura nascosta: coi vax fate morire e ammalare ma voi dovreste curare", la scritta più evidente accanto all'ingresso della struttura. E non è tutto: qualcosa di simile è stato riscontrato più o meno in contemporanea anche sulle pareti esterne della sede ravennate della Uil. "Fate i moralisti ma siete nazisti", "Senza credito sociale non ti fanno lavorare" le parole con cui i vandali hanno imbrattato l'edificio. In base a quanto riportato dai media locali, la polizia ha avviato le indagini con l'obiettivo di risalire all'identità degli autori del gesto: i poliziotti stanno passando al setaccio i filmati girati dalle telecamere del circuito di sorveglianza della zona, alla ricerca di indizi utili allo scopo. Nel frattempo, tanto Opi quanto Uil hanno stigmatizzato l'accaduto.

“Ancora un attacco odioso e incivile ai danni di chi da sempre è al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori. Esprimo piena solidarietà e vicinanza da parte mia e di tutta la Uiltrasporti alla ItalUil di Ravenna.

Atti del genere non ci intimidiscono e anzi confermano la bontà dell’operato di un sindacato come il nostro che si fonda sul principio fondamentale della democrazia - la posizione di Claudio Tarlazzi, segretario generale Uil Trasporti, espressa in una nota - la pandemia e gli avvenimenti degli ultimi anni hanno stravolto le vite di tutti, ma noi non abbiamo rinunciato mai a fare la nostra parte per non far mancare il nostro contributo e il nostro aiuto a tutti i lavoratori e le lavoratrici, riuscendo a tenere insieme la tutela della salute, con le tutele del lavoro. Questo è il nostro obiettivo e il nostro compito e nessun atto intimidatorio potrà farci smettere di seguire questa strada"

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