Runner morto nel bosco: si analizza dna su un bastone insanguinato

In attesa dell’autopsia, la procura della Repubblica di Trento ha incaricato tre periti di analizzare tutti gli oggetti ritrovati a Caldes

Runner morto nel bosco: si analizza dna su un bastone insanguinato

Bisognerà attendere ancora un po’ per scoprire cosa è successo esattamente al runner Andrea Papi, il ragazzo di 26 anni trovato morto nei boschi di Caldes, nel Trentino Alto Adige, l’altro giorno. Sarà l’autopsia a svelare i motivi del decesso, anche se, con il trascorrere delle ore, sembra essere sempre più probabile che l'uomo sia stato aggredito e ucciso da un orso. Nelle vicinanze del cadavere è stato rinvenuto un bastone sporco di sangue utilizzato molto probabilmente del 26enne per difendersi. Prima i forestali intervenuti sul posto e poi i sanitari hanno notato che sul corpo di Papi erano presenti profonde ferite, graffi sulla schiena, sul volto e un grosso taglio sul ventre. Le lesioni fanno pensare che il giovane sia stato vittima di un’aggressione da parte di un grosso animale.

L’indagine

La procura della Repubblica di Trento ha incaricato tre periti di analizzare tutti gli oggetti ritrovati nel bosco di Caldes, compreso il bastone. Si tratta di un medico legale, di un esperto di dna animale e di un veterinario. In tutto il Trentino dovrebbero essere una novantina gli orsi che popolano i tanti boschi, una decina vivono proprio nella zona della Val di Sole-Val di Rabbi. Il fascicolo aperto dalla procura, fino a questo momento, è sulla scorta del modello 45, ovvero senza reati e senza indagati.

Chi era Andrea Papi

Il giovane runner appena due anni fa si era laureato in scienze motorie a Ferrara, ma appena poteva amava ritornare sulle sue montagne di Caldes, a Trento. Papi era un appassionato di running e l’altro giorno era uscito dalla sua abitazione per un allenamento senza farvi più ritorno. A lanciare l'allarme era stata la sua compagna che si era preoccupata perché non lo aveva visto rientrare.

La reazione degli animalisti

“Solo gli esiti dell'autopsia chiariranno le vere cause della morte del runner Andrea Papi trovato morto nei giorni scorsi tra le montagne trentine nella zona di Caldes. Il corpo dell'uomo – hanno scritto in una nota gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiene Aidaa – presentava ferite compatibili con quelle inferte da un animale selvatico forse un orso, ma nessuno ha ancora affermato almeno fino ad oggi che queste siano le cause della morte”.

Gli animalisti si sono lamentati dei pregiudizi dell’opinione pubblica. “Purtroppo – hanno continuato – sulla vicenda si è già messa in moto la macchina massmediatica che sta già indicando nell'orso il responsabile di questa tragedia.

Invitiamo alla prudenza". Infine hanno evidenziato: “Si pensi a un’inchiesta seria per appurare la dinamica di quanto avvenuto, per capire se il runner morto non si fosse inoltrato nei boschi in maniera improvvida”.

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