Sala sgombera il campo e premia i rom: "Schiaffo alla legalità"

Campo rom di Milano sgomberato e residenti mandati nelle case popolari ignorando le graduatorie per l'assegnazione a cui deve sottostare chiunque altro

Sala sgombera il campo e premia i rom: "Schiaffo alla legalità"
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Per la gioia dei residenti di zona, è stato definitivamente sgomberato il campo rom di via Bonfadini a Milano. Si tratta dell'utimo campo autorizzato che era ancora operativo e che verrà inglobato nel mercato ortofrutticolo. All'interno 30 famiglie, per circa 90 persone, vivevano senza regole e senza obblighi. Nelle ultime settimane i nuclei familiari presenti erano scesi a 14. Lo sgombero era previsto entro il 12 luglio ma sono servite altre due settimane per arrivare al risultato.

La domanda che in tanti si sono posti è dove sono stati trasferiti questi nuclei familiari, la risposta è semplice: sono state assegnate loro delle case popolari. Ancora una volta, infatti, il Comune di Milano ha stabilito una via preferenziale scavalcando tutti quei cittadini che da tempo sono in fila per ricevere un alloggio, magari anziani o famiglie con minori e disabili, costrette ad attendere anni per ottenere ciò che loro spetta. "Da una parte il sindaco Sala porta finalmente a termine lo sgombero del campo che ha lasciato ingestito nel degrado e irregolarità per anni, dall’altra premia con un alloggio popolare chi in quel campo, fino a pochi giorni fa, viveva nell'assenza di regole", è la denuncia di Samuele Piscina, segretario provinciale della Lega e consigliere comunale.

Da parte sua c'è una grande perplessità per le modalità con le quali è stato attuato lo sgombero, tanto che il consigliere sottolinea quanto sia "incredibile e paradossale che le brave persone fragili e bisognose debbano sempre essere superate da chi vive da anni nell'assenza di regole". Ancora una volta, prosegue, a Milano vengono fatti cittadini di "serie A" e cittadini di "serie B", cioè "quelli premiati senza meriti e chi vive da mesi in auto in mezzo alla strada perchè non gli viene assegnato l'alloggio SAT, lo stesso assegnato ai rom di Bonfadini".

Ma Piscina pone l'accento anche su un'altra criticità che si potrebbe verificare con lo spostamento dei rom dal campo alle case popolari, perché "l'inserimento di questi soggetti in caseggiati quali quelli di via

Simoni Renato, via Passatelli e via Cirié, rischia di causare una situazione insostenibile nelle case popolari, come già accaduto anche nel recente passato, rendendo la vita impossibile agli abitanti".

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