Bastoni, transenne, sangue ovunque. Marocchini seminano il panico a Cantù | Video

Bastoni, transenne usate per colpire, coltelli e bottiglie: era l'inferno nel cuore della notte a Cantù, fuori da una discoteca, dove è scoppiata una rissa tra quasi 70 persone

Bastoni, transenne, sangue ovunque. Marocchini seminano il panico a Cantù | Video
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Urla e grida alle 3 del mattino. È così che sabato notte si sono svegliati i residenti intorno a piazza Garibaldi, a Cantù. In strada, decine e decine di persone, che poi si è scoperto fossero almeno 60/70, si stavano affrontando in una rissa con violenza. All'arrivo dei carabinieri e delle ambulanze, allertate dai residenti spaventati, è scattato il fuggi fuggi generale ma diverse persone sono rimaste in piazza perché ferite in modo più o meno grave.

Il sangue ha sporcato tutta la piazza, l'aggressione si è compiuta con coltelli e bastoni, ma anche con transenne recuperate nella zona e usate come strumenti di percossa. A un certo punto, i due gruppi si sono affrontati anche con un incessante lancio di bottiglie durato diversi minuti. "C'era sangue in tutta la piazza", ha dichiarato un testimone. Il bilancio è di tre feriti gravissimi, colpiti dai fendenti, che sono state trasportate all'ospedale San Gerardo di Monza. La maggior parte dei partecipanti alla rissa è straniero, per lo più di origine marocchina, e molti sono minori.

Alcuni testimoni hanno descritto le scene della rissa come qualcosa di molto simile alla violenza del film "Arancia Meccanica" Ad avere la peggio sono stati un uomo di 33 anni di Cantù, ricoverato all’ospedale San Gerardo di Monza in rianimazione, un 44enne presumibilmente di origine straniera, a cui è stata asportata la milza, e un 28enne canturino, che poche ore dopo il ricovero, nonostante le ferite, ha deciso di rientrare al suo domicilio. Nelle ore immediatamente successive, i carabinieri hanno arrestato 3 minori marocchini che, nonostante la giovane età, hanno un curriculum di reati già molto importante. Sono noti in città per l'appartenenza alle baby gang che disturbano la quiete della città della Brianza comasca e si trovano attualmente nel carcere minorile Beccaria di Milano. Arrestato anche un 18enne, anche lui marocchino, che si è costituito ed è stato condotto nel carcere del Bassone, a Como.

Per loro le accuse sono di tentato omicidio aggravato in concorso e rissa. Per un minore si procede anche per furto con strappo, perché avrebbe sottratto una catena d'oro. A utilizzare materialmente il coltello pare sia stato il maggiorenne, che si è assunto ogni responsabilità. Pare che tutto sia nato all'esterno di una delle discoteche del centro della cittadina, dove si trovava un gruppo di persone. Un altro gruppo, uscendo, si sarebbe diretto con decisione verso di loro e lì sarebbe iniziata la rissa. I più giovani pare agissero in branco, in altri frangenti si sono verificati attacchi di 10 contro uno, con tanti che tenevano ferma la vittima mentre uno gli infliggeva le botte e i colpi di transenna.

"Nessuna tolleranza per i delinquenti anche se sono minorenni", sono state le parole di Matteo Salvini. "Chi ritiene di essere il padrone criminale della notte a Cantù e in altri territori della provincia comasca, troverà una risposta dello Stato e delle istituzioni durissima e ferma", ha dichiarato, invece, Nicola Molteni, sottosegretario di Stato all'Interno.

"Difenderemo le nostre città e le nostre comunità locali iniziando a rafforzare fin da subito la prevenzione e il controllo dei territori anche durante le ore notturne", ha proseguito, annunciando un giro di vite importante sulla sicurezza nel territorio lariano.

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