Sgomberato l'ex hotel. Kata ancora non si trova

La polemica: "Perché non è stato fatto prima?". La piccola manca da 7 giorni: 130 ospiti sfollati.

Sgomberato l'ex hotel. Kata ancora non si trova
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Firenze. Ci sono voluti nove mesi, e una bambina rapita da una settimana, ma alla fine l'ex hotel Astor la struttura occupata in cui viveva la piccola Kataleya Alvarez, 5 anni, peruviana, scomparsa da ormai oltre sette giorni senza lasciare tracce è stato sgomberato. Un gesto che la procura di Firenze ha chiesto per poter evitare il rischio che l'occupazione «agevoli o protragga le conseguenze del reato» o che un reato del genere possa essere reiterato, alla luce «delle condizioni di accesso alla gestione dell'immobile». Carabinieri, vigili urbani, operatori del 118, assistenti sociali e polizia municipale hanno svegliato gli occupanti dello stabile di via Maragliano, scoprendo che all'interno della struttura c'era un numero di persone addirittura più alto di quanto si immaginasse. A fronte di una prima stima di circa 50 appena dopo l'occupazione, infatti, si riteneva che l'ex hotel ospitasse un centinaio tra peruviani e rumeni. Invece il totale è arrivato a ben 140, di cui 30 bambini: le operazioni di sgombero si sono protratte fino a metà pomeriggio, quando all'edificio sono stati apposti i sigilli ed è stato riconsegnato al curatore fallimentare. Sul posto anche la mamma della bimba, Kathrina, passata a ritirare alcuni effetti personali, e lo zio a cui Kata era stata affidata sabato scorso. Della piccola nessuna traccia, ma almeno d'ora in avanti gli inquirenti potranno avere accesso all'intera struttura. Da giorni la famiglia della bambina non abita più nell'ex hotel, ma col via libera della Procura è stata spostata in un alloggio gestito dai servizi sociali del Comune. Le operazioni di sgombero si sono susseguite con pochi momenti di tensione e gli occupanti sono stati alloggiati presso altre strutture abitative. I carabinieri del Ros hanno invece effettuato nuovi sopralluoghi nell'edificio adiacente, dove secondo almeno la testimonianza di una bambina - che ha riferito di aver visto uno sconosciuto trascinare via Kata in lacrime - sarebbe stata portata la piccola. Le forze dell'ordine hanno ispezionato un garage per cercare il nascondiglio in cui Kata potrebbe essere stata trattenuta per qualche ora. Da tempo il Comune di Firenze aveva chiesto alla prefettura lo sgombero dello stabile, ma mancava il decreto di sequestro: è solo dopo la scomparsa di Kataleya che la procedura ha avuto un'accelerazione, ma proprio la gestione della vicenda a detta di molti incubatrice della situazione che ha portato al probabile rapimento è al centro della polemica. Se sul fronte delle indagini non si registrano passi in avanti significativi, anche perché le operazioni sono coperte dal massimo riserbo, è sul versante politico che adesso si gioca la partita più delicata. Già, perché a gestire l'occupazione dello stabile era stato il Movimento di lotta per la casa, che però dopo qualche tempo aveva «lasciato», in seguito all'aumento della tensione fra i gruppi peruviani e rumeni che si fronteggiavano per il racket delle stanze. Come ricostruito, anche il padre ha raccontato di aver dovuto «comprato» il diritto a occupare la stanza. Si era così generata una sacca di illegalità diffusa, su cui ora si concentra lo scontro politico, con scambi di accuse.

Sull'argomento Matteo Renzi ha annunciato un'interrogazione parlamentare urgente ai ministri dell'Interno e della Giustizia «per sapere le ragioni che hanno indotto la Procura di Firenze a non procedere per tempo allo sgombero dell'ex hotel Astor dove si sono susseguiti episodi di illegalità: ciò nonostante l'ufficio della Procura ha deliberatamente scelto di non intervenire».

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