Si è sparato l'assassino di Klodiana. L'ex marito trovato morto nel bosco

Era senza soldi e documenti, si ipotizza un delitto non premeditato

Si è sparato l'assassino di Klodiana. L'ex marito trovato morto nel bosco
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Lo hanno cercato per un giorno e mezzo, nella vasta provincia fiorentina, da quando era fuggito dopo aver ucciso l'ex moglie a colpi di pistola. Alle 4 di ieri mattina, la segnalazione di un passante ha condotto le forze dell'ordine all'epilogo del femminicidio di Castelfiorentino: l'assassino, Alfred Vefa, si è tolto la vita nelle campagne intorno a San Casciano Val di Pesa, a circa 40 chilometri dal luogo in cui aveva commesso l'omicidio la sera di giovedì.

Dopo aver ritrovato la Golf grigio metallizzato con cui aveva fatto perdere le proprie tracce, i carabinieri si sono messi alla ricerca dell'uomo e due ore più tardi ne hanno ritrovato il corpo in una zona rurale. L'uomo si sarebbe suicidato con una pistola, con tutta probabilità la stessa arma usata su Klodiana, l'ex moglie di 37 anni, freddata in strada con due colpi alla testa e alla gola dopo un litigio davanti alla casa che i due, divorziati, ancora condividevano insieme ai figli di 14 e 17 anni. Klodiana, operaia in una ditta di scarpe durante la settimana e cameriera nel weekend, svolgeva due lavori per mantenere la famiglia: pare che l'ex marito Alfred di origini albanesi, come la vittima, ma da oltre vent'anni in Italia avesse perso il suo, come muratore, non troppo tempo fa.

Secondo le testimonianze delle persone vicine alla donna, i rapporti tra i due erano tesi da tempo, con frequenti liti e atteggiamenti vessatori da parte dell'uomo: nonostante ciò, però, Klodiana non aveva mai denunciato l'uomo che negli ultimi anni «l'aveva vessata, pedinata e minacciata». Un paio di mesi fa la donna aveva confidato a un'amica di avere intenzione di lasciare quell'abitazione insieme ai due figli, proprio temendo un'escalation delle violenze in concomitanza con l'inizio di una sua nuova relazione sentimentale. Klodiana voleva voltare pagina in compagnia di un altro uomo, e temeva che da lì in avanti la situazione con Alfred sarebbe peggiorata. Così è stato, purtroppo, fino al tragico epilogo di giovedì sera. «Sarai mia o di nessun altro», le avrebbe detto l'ex marito in precedenza, sempre secondo i racconti delle amiche della vittima, mentre Klodiana Vefa affidava ai social le sue paure per quella presenza così tossica nella sua vita.

Le indagini nel frattempo hanno evidenziato che l'uomo aveva lasciato i documenti personali e i soldi in casa e non risulta per ora che abbia avuto aiuti da altre persone, neanche per la fuga: perciò, anche per questi aspetti, si ipotizza in ambienti investigativi che Alfred Vefa non avrebbe preordinato, preparato, l'assassinio della moglie. Nelle stesse ore in cui gli uomini dell'Arma erano impegnati nella caccia all'uomo, con posti di blocco intorno al paese e un elicottero usato per passare al setaccio la zona, a Castelfiorentino si teneva una fiaccolata in ricordo della donna. Tutta la comunità circa 2mila persone, tra cui la zia e lo zio, rispettivamente sorella e cognato della donna si è stretta attorno ai due figli della coppia, rimasti senza genitori e con il trauma di aver visto la madre sull'asfalto, senza vita.

«Non lasceremo i figli di Klodiana da soli» ha promesso il sindaco, aggiungendo che «i ragazzi hanno dato una prova di forza e coraggio senza precedenti». Con l'omicidio della 37enne Klodiana si è compiuto l'81° femminicidio in Italia dall'inizio dell'anno.

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