"Aggredito dal sindaco di centrosinistra". La denuncia del consigliere

Un consigliere di minoranza di Peccioli (in provincia di Pisa) ha accusato il sindaco della civica sostenuta dal centrosinistra di averlo aggredito fisicamente in consiglio comunale. E ne avrebbe quindi chiesto le dimissioni, ma il primo cittadino nega la veridicità delle sue dichiarazioni: la vicenda potrebbe trasferirsi in tribunale

La ferita che sarebbe stata causata dall'aggressione
La ferita che sarebbe stata causata dall'aggressione

Aggredito dal primo cittadino di una lista civica vicina al centrosinistra, durante il consiglio comunale, a causa della divergenza di vedute circa la fusione del Comune di Peccioli con il vicino Comune di Lajatico. Questo è quel che sarebbe successo nei giorni scorsi in Toscana (in provincia di Pisa) al consigliere di minoranza Magdi Nassar. A denunciare l'accaduto con un post su Facebook è stato lo stesso esponente politico sulla sua pagina, accusando il sindaco di Peccioli Renzo Macelloni (della civica "Peccioli Futura", sostenuta dal Pd) di avergli messo le mani addosso. A scatenare la presunta aggressione sarebbe stato il punto all'ordine del giorno legato alla fusione con la realtà comunale limitrofa: Nassar avrebbe presentato una serie di emendamenti che non sarebbero evidentemente piaciuti alla maggioranza. E sempre secondo lui, dopo aver sospeso temporaneamente la seduta, il sindaco gli avrebbe impedito con ogni mezzo di assistere al confronto con il segretario, sino a prenderlo per il collo e a spingerlo via di peso dalla stanza. La vicenda potrebbe quindi approdare in tribunale, anche perchè il sindaco ha negato tutto.

La versione del consigliere

"Nel corso della seduta del consiglio comunale del 30 dicembre scorso ho presentato alcuni emendamenti sul punto che riguardava la fusione con il Comune di Lajatico. Il sindaco Macelloni, invece di metterli in votazione, ha ritenuto di interrompere il consiglio e ritirarsi in una sala attigua per un confronto con il segretario comunale. Al confronto sono stati ammessi ad assistere i soli consiglieri di maggioranza. Sono entrato nella stanza affermando di voler assistere come era permesso ai colleghi di maggioranza. Sono stato invitato ad uscire con urla da Macelloni, successivamente il sindaco mi ha afferrato per la gola, stringendo fino a provocarmi dolore, poi mi ha spinto verso la porta, mi ha sbattuto la porta addosso mentre ero a contrasto con lo spigolo e successivamente me l'ha pigiata contro - ha scritto Nassar, allegando al post il referto del pronto soccorso e la foto della ferita al collo che gli sarebbe stata causata dall'aggressione - ha inoltre minacciato dicendo che se avessi riferito il fatto mi avrebbe denunciato "per calunnie, perché qui non ha visto niente nessuno".

I consiglieri comunali ed il segretario comunale hanno assistito alla scena senza intervenire. Richiesto l'intervento dei carabinieri e terminati gli adempimenti del Consiglio, mi sono recato al pronto Soccorso, dove mi sono stati diagnosticati un trauma cervicale ed escoriazioni, con una prognosi di cinque giorni. Ho sporto regolare denuncia la mattina successiva presso la caserma dei carabinieri di Peccioli. Si tratta di un fatto di inaudita gravità, a fronte del quale ho intrapreso i doverosi contatti con la prefettura di Pisa rappresentando che sento minacciata la mia incolumità personale in ordine allo svolgimento della mia attività politica e che non mi sento più nella capacità di adempiere con serenità al mio mandato, chiedendo un intervento e la valutazione dello scioglimento del consiglio comunale con commissariamento. Chiedo a Macelloni le scuse formali, a riparazione del danno causato ai cittadini che rappresento attraverso la violenza usata su di me, e lo invito a rassegnare quanto prima le sue dimissioni"

La replica del sindaco

Una ricostruzione dei fatti che il sindaco non avrebbe tuttavia reputato veritiera. E non avrebbe escluso la possibilità di adire le vie legali.

"Non avrei mai pensato si potesse arrivare a questi livelli di falsificazione per fare lotta politica – la replica del primo cittadino, riportata da La Nazione -per fortuna al consiglio comunale c’erano molte persone e non sarà difficile ricostruire le cose nelle sedi opportune. Mi attiverò immediatamente per tutelare la mia onorabilità è quella del consiglio comunale in tutte le sedi comprese quelle giudiziarie".

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