Il furto di 300mila euro e il sequestro in Romania: l'orrore della badante sull'anziana

La straniera è ai domiciliari per circonvenzione a danno dell’ottantenne che avrebbe dovuto assistere: abitava nella sua casa e gestiva le sue fortune

Il furto di 300mila euro e il sequestro in Romania: l'orrore della badante sull'anziana
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Assunta per fornire supporto e dare una mano vista l’età avanzata, la badante romena aveva preso possesso della sua abitazione insieme ad alcuni connazionali e si era impadronita dei suoi soldi, ma le autorità hanno posto fine all’incubo vissuto da un’ottantenne ad Asti. L’anziana è infatti riuscita a presentare denuncia presso la stazione dei carabinieri di Castagnole delle Lanze e l’attività investigativa ha portato alla misura cautelare degli arresti domiciliari e del sequestro preventivo a carico della collaboratrice domestica quarantasettenne.

La badante romena è accusata di autoriciclaggio e circonvenzione di incapace ai danni dell’anziana, vedova e senza figli. La vicenda ha inizio nel 2014, quando l’ottantenne assunse la straniera per aiuti domestici e soprattutto per assistere il marito malato. Una volta morto il coniuge, l’inizio dell’incubo: priva di una significativa rete parentale ed amicale, l’ottuagenaria è stata convinta dalla badante - nel frattempo trasferitasi nell'abitazione della vittima – a fare un viaggio in Romania. Giunti nel Paese, la donna è stata prima lasciata in una casa di riposo e poi è stata assistita dalla madre della quarantasettenne.

Privata dei documenti d’identità, l’anziana è rimasta nel Paese per anni, completamente isolata e priva di contatti con le poche persone conosciute in Italia. Disposta ad approfittare in ogni modo della situazione, la badante ha anche costretto la vittima a sottoscrivere una polizza vita del valore di 120.000 euro della quale era unica beneficiaria e l'ha accompagnata nella filiale della banca dove aveva i suoi risparmi per farle firmare una delega ad operare sui suoi conti correnti e dossier titoli. A causa di un problema di salute, la scorsa estate l’anziana e la collaboratrice sono rientrate in Italia, dove la romena aveva ormai occupato stabilmente la sua abitazione insieme ad altri connazionali.

Come anticipato, l’anziana a settembre è riuscita a recarsi presso la stazione dei carabinieri per denunciare che la badante l’aveva strattonata e che la voleva portare in Romania. Secondo quanto ricostruito attraverso le indagini, la straniera aveva depositato da un notaio un testamento olografo nel quale la persona offesa aveva nominato erede universale l'indagata. Per quanto riguarda le cifre sottratte, un totale di 317 mila euro.

Una parte di questa somma – 149 mila euro – è stata utilizzata in attività economiche e imprenditoriali, a partire dall’acquisto di una tabaccheria. Terminato l’incubo, all’ottantenne è stata attivata l'assistenza prestata dal servizio sociale territoriale CISA ASTI SUD ed è stata avviata la procedura per la nomina in suo favore di un amministratore di sostegno.

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