In pubblico sono strette di mano e pacche sulle spalle tra il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, ma appena saliti sul palco le loro parole confermano che tra due c’è una distanza siderale sulle ricette da adottare per rilanciare il meridione d’Italia. L’occasione d’incontro, come racconta il quotidiano la Repubblica, è stata data dalla Fondazione Made in Cloister che ha organizzato l’iniziativa “Resto al Sud”, una discussione aperta per valorizzare il Mezzogiorno, creare imprese innovative e sostenibili. Le posizioni sono nettamente diverse; il governatore è molto pessimista sul futuro, mentre il primo cittadino è speranzoso che le cose possano cambiare in meglio.
Le diverse visioni del governatore e del sindaco
“La dimensione dei problemi del Mezzogiorno – ha detto De Luca – richiede un intervento straordinario se non vogliamo morire tra gli applausi. Un conto è valorizzare le eccellenze, altro conto è capire quale è il destino di venti milioni di meridionali”. Alla visione apocalittica del presidente della Regione Campania si contrappone il buonismo e l’ottimismo di Manfredi. “Il Sud è terra di imprenditori, giovani, il contrario di quello che si racconta. È un luogo dove è importante ci siano buoni esempi – ha affermato il sindaco – perché le imprese premiate oggi qui fanno capire agli altri che ce la si può fare. Auguriamoci che non solo i napoletani restino al Sud ma che persone che vengono da altre parti del mondo possano scegliere il loro futuro qui, vederlo un luogo di crescita”.
Cosa fare per il Sud
De Luca ha incalzato, prendendosela anche con il governo Meloni.“Non abbiamo più possibilità di aspettare 70 anni – ha continuato il governatore – il mondo galoppa. Nel 2050 qui la popolazione sarà dimezzata. I tassi di natalità e di occupazione rispetto al Nord sono drammatici. Senza una decisione politica seria il Sud non si salva”. Nel mirino è finito anche il ministro Raffaele Fitto.
“Mandi 23 miliardi di fondi Fsc destinati al Sud – ha tuonato – che stiamo aspettando da cinque mesi. Alla Campania spettano 5,6 miliardi. Non abbiamo disponibilità di farci fare fessi in eterno”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.