"Sono ignoranti e senza scrupoli". Va in onda tele-Allah, il programma "anti" Porro e Del Debbio

Su un'emittente del Nord Italia, il programma tv "Sveliamo l'islam" condotto dall'imam che ha definito le stragi del 7 ottobre "una risposta a eventi precedenti"

"Sono ignoranti e senza scrupoli". Va in onda tele-Allah, il programma "anti" Porro e Del Debbio
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Gli ideali dell'islam irrompono nel palinsesto: ora sono a portata di zapping. Ai telespettatori del nord Italia potrebbe capitare di imbattersi in un programma dedicato interamente alla religione di Allah e gestito da chi ogni giorno la professa. Il titolo della trasmissione lascia poco spazio a interpretazioni: "Sveliamo l'islam". Su OrobikChannel, emittente locale con sede nella bergamasca, è ripreso nelle scorse ore un appuntamento televisivo condotto da Usama El-Santawy, ex imam del Centro culturale islamico di Lecco dal 2015, molto attivo nell’ambito della formazione dei giovani e nella predicazione musulmana di strada.

Ora quella divulgazione è arrivata pure in tv. "Riprendiamo la diretta del nuovo programma tv sull'islam, gestito da noi che l'islam lo viviamo ogni giorno", ha annunciato sui social lo stesso conduttore, lanciando così l'appuntamento serale. "Parleremo di paura, di ansia e di tristezza e di come allontanare e vincere tutto questo", ha quindi spiegato. Negli ultimi mesi, tuttavia, in tv El-Santawy aveva affrontato anche argomenti ben più scottanti e legati all'attualità, commentando ad esempio gli sviluppi del conflitto in Medio Oriente. Durante un'intervista su EspansioneTv aveva parlato così le stragi del 7 ottobre: "Hamas ha sferrato un attacco che posso definire con una citazione di De André, che dice: 'Ti restituisco un po' del tuo terrore'...".

Invitato dal conduttore a spiegare meglio quelle sue affermazioni, aveva quindi argomentato: "Io condanno l'attacco di civili in linea generale, verso chiunque. Però quello che è successo il 7 di ottobre è purtroppo una risposta a eventi precedenti, allo stesso modo molto gravi". Nella più recente puntata del suo programma, l'ex imam ha invece affrontato tematiche differenti, di carattere morale ma sempre con riferimenti alla vita di tutti i giorni. Per come si presenta, la trasmissione appare più che altro come un palcoscenico per diffondere nozioni legate alla religione di Allah. Tutto legittimo, chiaro: l'operazione mediatica sembra però l'indiretta risposta a certe critiche severe e non condivisibili che il conduttore aveva rivolto nei mesi scorsi ad alcuni talk show da lui considerati ostili all'islam.

"Tv? No grazie", aveva scritto in un post sui social nel quale aveva incluso i volti di conduttori come Nicola Porro, Paolo Del Debbio, Mario Giordano e Giuseppe Cruciani.

E, invitando a "boicottare" questi apprezzati professionisti, aveva commentato: "Molto chiaramente le persone che conducono questi programmi non hanno delle buone intenzioni riguardo all’islam e ai musulmani come comunità, non vedono e non pensano a quali potrebbero essere le conseguenze di un'intervista fatta a modo loro, facendo parlare persone non esperte, perché sono probabilmente senza scrupoli o totalmente ignoranti o hanno un copione che stanno seguendo. Sono parole forti? Sicuramente lo sono, ma i risultati sono altrettanto forti per quanto riguarda l'immagine distorta che il telespettatore avrà dei musulmani...".

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