18enne aggrappato a un treno intercity per 100 km si fa riprendere in un video

L'ultima assurda sfida social, "Train surfing", spopola fra i giovani, che affrontano la challenge senza minimanente curarsi dei rischi

immagine da video social
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Si torna a parlare di sfide social, challenge in cui i giovani amano cimentarsi per rendersi famosi fra i coetanei e fare incetta di like sui propri profili; stavolta si tratta di una competizione davvero rischiosa, perché ai partecipanti viene addirittura richiesto di restare il più a lungo aggrappati a un treno in corsa. La challenge si chiama Train surfing, e può portare a conseguenze irreparabili.

18enne soccorso e multato

Alcuni adolescenti adorano questa sfida, amano l'adrenalina che si sprigiona e desiderano diventare famosi per la loro impresa. A quanto pare la Train surfing challenge ha radici profonde, tanto che sembra essere nata in un sobborgo di Johannesburg (Sud Africa), nei lontanissimi anni '50. Eppure, col tempo, questa sfida viene ciclicamente riproposta. Soprattutto adesso, nell'epoca dei social, in cui tutto può essere ripreso in video e poi postato sul web.

Questa sfida ha già mietuto delle vittime fra i giovani. E per poco al triste elenco non si è aggiunto anche un ragazzo italiano. Un diciottenne ha infatti rischiato la vita percorrendo più di 100 km aggrappato a un treno Intercity della tratta Civitanova Marche-Pescara. Secondo quanto riferito dal Corriere Adriatico, il giovane è rimasto a lungo attaccato al locomotore di coda del treno, facendosi ovviamente riprendere. Un rischio incalcolabile, una storia che avrebbe potuto concludersi in tragedia.

La speranza era che questa sfida, molto diffusa in altri paesi, non raggiungesse anche l'Italia. Purtroppo, dopo quest'ultimo caso e altri video comparsi sui social, si è compreso che non è così. Fra le forze dell'ordine adesso è allarme. Il fatto risale a una ventina di giorni fa. Il diciottenne, residente nella provincia di Ancona, si è aggrappato al treno alla stazione di Civitanova ed è riuscito a mantenere la sua posizione per circa 100 km. Poi, arrivato a Pescara, si è deciso a scendere, ma si trovava in condizioni preoccupanti, tanto che è stato visto barcollare. Sono stati subito chiamati i soccorsi, così come la polfer.

Riaffidato ai genitori, il diciottenne è stato sanzionato con una multa da 516 euro. Non è chiaro se abbia avuto bisogno o meno di recarsi al pronto soccorso.

Una sfida che fa paura

Al momento le autorità italiane temono molto gli episodi di emulazione.

I partecipanti alla sfida, che spesso agiscono coprendosi il volto oppure indossando delle maschere, devono restare il più possibile aggrappati al convoglio, per poi tornare a terra al momento oppurtuno. Durante il percorso, possono cadere, o venire urtati da altri treni. Il rischio di perdere la vita è altissimo. Eppure ciò non sembra scoraggiare i ragazzi.

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