Trovano 20 milioni di lire in soffitta, prima la gioia poi la beffa per i coniugi

Due coniugi di Montepulciano (Siena) hanno trovato per caso 20 milioni di lire nella soffitta di una casa acquistata da alcuni parenti. La sorpresa ha però lasciato spazio alla delusione, in quanto la coppia non potrà incassare l'equivalente della somma in euro

Trovano 20 milioni di lire in soffitta, prima la gioia poi la beffa per i coniugi
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Hanno trovato nei giorni scorsi ben 20 milioni di lire in soffitta, durante i lavori di ristrutturazione di un immobile appena acquistato. Ma sono rimasti con un pugno di mosche, perché il termine ultimo per chiederne il cambio in euro è a quanto pare ormai scaduto da oltre un decennio. Protagonisti della vicenda in questione sono due coniugi di Montepulciano, un paese situato in provincia di Siena. A rendere noto l'episodio nelle scorse ore è stata la nuova proprietaria della casa in oggetto, che lavora peraltro come consulente finanziaria. Tutto è iniziato quando la donna, insieme al marito, ha acquistato l'abitazione (rimasta vuota per anni) da alcuni parenti. Questi ultimi avevano a loro volta deciso di mettere in vendita l'edificio dopo averlo avuto in eredità da un anziano parente deceduto da tempo. Dopo aver completato l'acquisto, la coppia ha quindi scelto di ristrutturare lo stabile.

E proprio al termine dei lavori è avvenuta la scoperta, in modo del tutto casuale: il marito della consulente stava pulendo la soffitta e mentre cercava un sacchetto nel quale infilare gli oggetti da buttare, si è imbattuto in un sacco nero dell'immondizia. Ha pensato quindi di aprirlo per poterlo utilizzare. Solo che il sacco non conteneva spazzatura: dopo averlo aperto, l'uomo ha notato venti mazzette di banconote da un milione di lire ciascuna, in fogli da 100mila. Per un totale di circa 10mila euro, al cambio attuale. Soldi che erano probabilmente stati nascosti dal vecchio proprietario della casa, forse ben prima dell'avvento dell'euro. C'è però da scommettere che la sorpresa abbia presto lasciato spazio alla delusione: i coniugi sono apparsi ben consapevoli di non poter più incassare l'equivalente della somma nella valuta corrente.

Il motivo? La legge italiana fissa a quanto pare in dieci anni dall'entrata in circolazione dell'euro il termine massimo per la conversione di eventuali somme in lire. Sulla base della normativa quindi, la coppia avrebbe dovuto effettuare la richiesta di cambio entro e non oltre il 2012. Le banconote trovate sono ormai carta straccia in buona sostanza, perlomeno in attesa che il tempo ne faccia aumentare considerevolmente il valore numismatico.

"Possiamo farci i coriandoli per carnevale o incorniciarne qualcuno per testimoniare la scelta fatta da una persona che sicuramente pensava di fare qualcosa di utile per qualcuno – il pensiero della donna, riportato dal quotidiano La Nazione – chissà quante persone trovano nelle case dei nonni queste sorprese. Se quella somma fosse stata investita nei mercati azionari globali nel 2000, oggi ammonterebbe a circa 40mila euro. Ho detto tutto".

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