Usurai rubavano pure il reddito di cittadinanza

Otto persone arrestate nel Napoletano per concorso in usura, estorsione e tentata estorsione, lesioni personali, indebito utilizzo di strumenti di pagamento e abusiva attività finanziaria. Indagini iniziate nel settembre 2020

Usurai rubavano pure il reddito di cittadinanza

Nel Napoletano gli usurai rubavano anche il reddito di cittadinanza. I carabinieri della compagnia di Sant'Antimo, comune in provincia di Napoli, hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari di Napoli Nord nei confronti di ben otto persone. Cinque di loro sono finite in carcere, mentre le altre tre si trovano agli arresti domiciliari. Tutte sono comunque ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, di concorso in usura, estorsione e tentata estorsione, lesioni personali, indebito utilizzo di strumenti di pagamento e abusiva attività finanziaria.

Le vittime minacciate e intimidite

Le indagini, condotte anche mediante intercettazioni telefoniche, erano partite nel settembre del 2020 dopo la denuncia sporta alle forze dell'ordine da alcune vittime. Il lavoro degli investigatori ha reso possibile la documentazione, a carico degli indagati, di un sistema in grado di generare interessi usurari mensili fino al 50%. Una ulteriore maggiorazione di spesa, definita dagli indagati come "scomodo", sarebbe stata generata da eventuali ritardi nei pagamenti. Non sarebbero mancate neanche minacce e intimidazioni ai debitori. Secondo quanto emerso dalle indagini, una delle vittime sarebbe stata costretta a consegnare anche la carta sulla quale veniva versato il reddito di cittadinanza. La somma bonificata sarebbe poi stata prelevata o usata da alcuni degli indagati per poter effettuare delle spese personali. Le persone fermate sono state trasferite presso il carcere di Napoli-Poggioreale o sottoposte agli arresti domiciliari presso le proprie abitazioni, in attesa di interrogatorio da parte del giudice.

Nel Catanese tasso del 1584%

Una settimana fa nel Catanese erano invece state arrestate quattro persone, di cui tre facenti parte dello stesso nucleo familiare, che devono rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di usura e abusivismo finanziario. Sembra prestassero soldi a bisognosi in gravi difficoltà economiche richiedendo loro interessi a tassi proibitivi.

Avrebbero chiesto interessi fra il 10 e il 40% mensili, da ricalcolare e parametrare a interessi annui che potevano arrivare anche al 1.584% all'anno. Dalle indagini era emerso che a un operaio industriale che aveva chiesto un prestito di mille euro, ne siano stati richiesti 300 mensili di solo interesse.

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