Legati, senza cibo e persino stuprati. Il video choc in una casa di riposo

Eseguite anche tre misure cautelari di sospensione dall'esercizio delle funzioni emesse dal Gip di Viterbo. In un filmato le prove degli abusi sugli anziani

Legati, senza cibo e persino stuprati. Il video choc in una casa di riposo
00:00 00:00

Episodi di malnutrizione, di somministrazione di farmaci ansiolitici, il frequente ricorso a strumenti come fasce o bende per immobilizzare i pazienti a letto, anche un abuso sessuale. Queste solo alcune delle vessazioni subite dagli ospiti di una casa di riposo per anziani a Latera, in provincia di Viterbo. Questa mattina i carabinieri della compagnia di Montefiascone e i colleghi del Nas di Viterbo hanno eseguito sei misure cautelari: tre di detenzione in carcere (due uomini e una donna) e tre di sospensione dall'esercizio delle funzioni emesse dal Gip viterbese. Colpiti dalle misure cautelari sono sei operatori socio-sanitari della casa di riposo per anziani all'interno della quale sono avvenuti i fatti.

L’indagine è iniziata nella primavera del 2024 ed è scaturita dalle confidenze di alcuni ex dipendenti della casa di riposo. Gli ex operatori hanno riferito ai carabinieri di Capodimonte una serie di abusi perpetrati ai danni degli anziani ad opera di loro colleghi. L’inchiesta coordinata dal procuratore Paolo Auriemma e diretta dal sostituto procuratore Flavio Serracchiani ha portato all’installazione di telecamere all'interno della struttura e all'intercettazione dei dialoghi all'interno delle camere di pernottamento. Gli accertamenti hanno permesso di fare luce sui maltrattamenti subiti dagli ospiti della struttura, tra vessazioni psicologiche e aggressioni fisiche.

Come riferito in una nota, accanto a tali gravi comportamenti sono emerse anche autentiche condotte di violenza sessuale, consistite in “continui abusi ai danni di una anziana degente, tormentata da un operatore con assillanti approcci sessuali e con toccamenti delle parti intime, eseguiti anche a mezzo di un bastone e, in un'occasione, addirittura quando l'anziana era impossibilitata a difendersi perché legata a letto mediante strumenti di contenzione”. E, ancora, gli approfondimenti hanno disvelato ulteriori episodi che riguardano l’alimentazione delle vittime, spesso lasciate senza mangiare. "È emersa l'applicazione di costrizioni agli anziani che attraverso bende o altri strumenti venivano legate ai letti. Un'anziana è rimasta legata per più di 24 ore.

E poi episodi di incuria e negligenza nella custodia dei degenti. Al vaglio ci sono anche episodi di somministrazioni di farmaci, rispetto ai quali bisogna verificare se ci fosse o meno un piano terapeutico" le parole in conferenza stampa del pm Flavio Serracchiani.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica