Hanno suscitato scalpore le parole choc pronunciate da Aniello Esposito, consigliere comunale di Napoli del Partito democratico, in diretta streaming durante il suo intervento in aula nel corso della seduta per discutere del Ddl sull'Autonomia differenziata. L’esponente dem si è scagliato contro il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli usando parole a dir poco sconcertanti.
"Vado sul pragmatico, come mia consuetudine. Già la presentazione di questa autonomia differenziata da parte ci chi ha vomitato addosso a tutto al Meridione per me la dice lunga", ha esordito Esposito come riporta Repubblica. Poi, non contento, il dem attacca in modo durissimo, e tutt’altro che elegante, l’esponente del governo: "Per me Calderoli è il vomito". Esposito ha proseguito il suo intervento lanciandosi anche in una "lezione" di storia: "Avrei voluto sinceramente che a questo consiglio avessero partecipato le mille camice rosse partite da Quarto 160-170 anni fa per avere il fermo immagine di quello che era il Sud in quei momenti e per vedere quello che ci ha portato l'Unità di Italia. Parlo sempre come meridionale. Noi eravamo 50 anni davanti al Nord. Avrei voluto far partecipare a questo Consiglio Giuseppe Garibaldi per fargli vedere cosa ci ha combinato".
Il consigliere dem è un fiume in piena. Dall’epoca dell’Unità d’Italia è tornato, poi, al nostro recente passato arrivando a fare un riferimento persino alla ex Jugoslavia. "Si sta cercando di balcanizzare la nostra amata Patria. Chi per anni ha combattuto conto il Meridione cerca la balcanizzazione. E adesso fa il ministro delle Riforme costituzionali, sconcertante, mettere a fare il ministro un uomo che ha sempre vomitato contro il Meridione è una cosa veramente fuori dal mondo", ha dichiarato l’esponente pd.
La votazione
Il Consiglio comunale di Napoli, come riporta l'Ansa, ha successivamente approvato all'unanimità la mozione con cui si impegnano il sindaco Manfredi e la sua giunta a parsi "parte attiva presso il governo e il Parlamento, la Conferenza Stato-Regioni e l'Anci affinché sia ritirato il ddl sull'autonomia e parallelamente si riapra la discussione sul tema investendo anche il Capo dello Stato quale garante della Costituzione". Al voto non hanno, però, partecipato il centrodestra.
Inoltre, la mozione sottoscritta dalla maggioranza chiede anche di sostenere la proposta di legge popolare per la modifica degli articoli 116 e 117 della Costituzione "prevedendo una limitazione alle Regioni di poter richiedere nuove competenze, con l'introduzione di una clausola di supremazia a tutela dell'unità giuridica ed economica della Repubblica".
Nella stessa mozione si chiede anche di "sollecitare la definizione dei Lep e gli altri strumenti perequativi e di eliminazione delle attuali disuguaglianze a partire dai criteri per il riparto del fondo sanitario nazionale" e "di interessare l'Anci affinché i sindaci delle Città metropolitane siano ammessi al tavolo istituzionale Stato-Regioni per la piena partecipazione dei Comuni sia al processo formativo della legge che al procedimento amministrativo per la definizione delle intese".
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